3,4 milioni di euro di spese illecite. E’ questo l’ammontare dei fondi pubblici spesi da 55 ex consiglieri regionali e 9 ex assessori secondo i rilievi mossi dalla Procura di Milano che ha chiuso ieri l’inchiesta per peculato e truffa sulle spese “pazze” rimborsate dal Pirellone.
“E’ una rapina ai lombardi quella che emerge dai risultati dell’indagine della Procura di Milano su ex consiglieri e assessori che hanno fatto manbassa di risorse pubbliche per spose on giustificate. E per spendere illecitamente oltre 3 milioni di euro ci vuole un certo impegno e altrettanta dedizione”, dichiara Paola Macchi, consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle.
“Ci risulta che le spese in capo ai gruppi si siano ridotte enormemente tanto che il Movimento 5 Stelle ha persino ricevuto pressioni per spendere di più in modo che l’opinione pubblica non si renda conto di quante risorse pubbliche sono state gettate al vento, negli anni, dai partiti. Ma la politica, almeno per il Movimento 5 Stelle, si può fare meglio e con meno risorse e su questo stiamo dando il buon esempio: abbiamo rifiutato oltre 2 milioni di euro di contributi elettorali e restituiremo l’extrastipendio. Attendiamo che la Casta restituisca ai cittadini il bottino di anni di illeciti”, conclude Macchi.
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