Si è svolto ieri a Gorizia, nell’ambito del Progetto Valtellina Valposchiavo Expo promosso da Provincia di Sondrio, Camera di Commercio e Regione Valposchiavo, e coordinato dalla Società di Sviluppo Locale, il workshop dal titolo “Portare le Alpi a Expo 2015: montagne, cibo, ambiente e cultura sulla strada per Milano”. Alla luce di tentativi di collaborazione tra aree di confine spesso velleitari, perlopiù rimasti sulla carta, frenati dagli individualismi, a colpire i rappresentanti dei Padiglioni nazionali dei Paesi alpini presenti a Expo 2015 è stato lo spirito che ha animato valtellinesi e poschiavini, la volontà comune che ha superato gli ostacoli.
A salire in cattedra presso il Conference centre dell’Università di Trieste, su invito della Convenzione delle Alpi, sono stati il presidente della Società di Sviluppo Locale, Sergio Schena, e il presidente della Regione Valposchiavo, Cassiano Luminati, che hanno illustrato la genesi e lo sviluppo di un progetto nato dalle strette relazioni esistenti tra le due aree: un’esperienza per certi versi unica nel suo genere, che ha consentito a due regioni periferiche nei rispettivi Paesi di sviluppare, in anticipo rispetto ad altri, un progetto per la valorizzazione dei due territori nell’ambito dell’Esposizione universale milanese.
In un workshop incentrato sulle possibili strategie da adottare per assicurare una visibilità globale della montagna all’interno dell’Expo, Valtellina e Valposchiavo con orgoglio hanno rivendicato una primogenitura che, per primi, Padiglione Italia e Convenzione delle Alpi avevano evidenziato. Qualcosa più di una best practice, un modus operandi presentato quale modello ideale di cooperazione transfrontaliera che esalta le comunanze e ottimizza le differenze, che nulla toglie alle peculiarità dell’uno rispetto all’altro ma che, anzi, funziona da moltiplicatore delle qualità.
“Con grande soddisfazione, davanti a un pubblico tanto qualificato proveniente da tutta Europa, abbiamo presentato il nostro progetto – sottolinea Schena –, registrando l’interesse e i commenti positivi dei presenti: la nostra è un’esperienza di cooperazione realmente efficace, che ha prodotto risultati tangibili in quanto si è realizzata nella piena condivisione di tutti gli attori, pubblici e privati, da una parte all’altra del confine. Siamo partiti dalle rispettive debolezze, l’esiguità dei numeri, l’isolamento geografico, e abbiamo lavorato sulle peculiarità, su tutto ciò che rende Valtellina e Valposchiavo a loro modo uniche e irripetibili, valorizzando l’offerta agroalimentare e quella turistica, cultura e tradizioni, per costruire un progetto per l’Expo. Fa piacere – conclude Schena – che ai più alti livelli, fra coloro i quali si occupano di montagna e anche fra chi sta provando a valorizzarla, i nostri sforzi siano stati apprezzati”.
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