Il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del piano di Bianzone ha incontrato l’Assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi, incontro concordato a Sondrio il 9 aprile quando già il gruppo di Bianzone si era presentato e aveva relazionato sulla problematica. In particolare era stato richiesto:
- l'immediata sospensione dei procedimenti amministrativi non ancora sfociati nel rilascio dell'autorizzazione/concessione all'attività estrattiva, in attesa che venga posto rimedio alla carenza della Valutazione Ambientale Strategica del vigente Piano Cave provinciale, peraltro di imminente scadenza;
- stralcio, nell’ambito della procedura di VAS, dell’ambito B8.ATEg71 in località Ranèe a Bianzone previsto dal vigente Piano Cave, a fronte delle conclusioni degli studi condotti sulle qualità di pregio agricolo, paesistico e ambientale del piano di Bianzone già evidenziate negli strumenti di programmazione territoriale della Regione e della Provincia.
L’Assessore regionale ha avuto modo di esaminare la problematica del piano del Ranèe; in più è stata recentemente informata anche della nota della Commissione Europea del 15 maggio scorso:
"L’Assessore - ha dichiarato il Comitato - si farà carico della questione e sta valutando quali strumenti attuare per rimediare alla illegittiimità del piano cave provinciale, vizio originario, certamente non sanabile da postuma VAS! L’Assessore Terzi sa bene che presso la Commissione Europea sono tuttora pendenti la Interrogazione, la Denuncia e la Petizione da noi presentate nel 2013 ; chissà se provvederà prima la Regione Lombardia o d’autorità l’Europa? "Noi - hanno concluso quelli del Comitato - aspettiamo, dal marzo 2011, che la buona politica operi le scelte giuste!".
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