Per iniziativa del Museo Etnografico Tiranese e del Comune di Tirano, che ha concesso l'uso della sede e il patrocinio dell'iniziativa, giovedì 5 giugno 2014 alle ore 17.30 l'atrio di Palazzo Pretorio (ex Pretura) sarà per la prima volta utilizzato come sala mostre. Le esposizioni daranno una ragione di più per i tiranesi di entrare e ammirare, come già fanno i turisti, le volte affrescate con gli stemmi dei magistrati che si sono avvicendati a Tirano durante la dominazione Grigione.
La limitazione dello spazio (la stanza è di una trentina di metri quadrati) e delle strutture mobili espositive alle pareti (si tratta di pannelli di complessivi m 12 per 0,50) consentono di esporre solo materiale cartaceo e fotoriproduzioni. Si pensa a mostre di ingrandimenti fotografici e di cartoline. L'inaugurazione è stata riservata ad una promettente iniziativa di un giovane studente tiranese, Alessandro Cantoni, che estende il suo impegno scolastico alla passione per l'arte e alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico della valle, argomento a cui ha dedicato un apposito sito web plurilingue (save-valtellina-s-heritage.webnode.it/).
La mostra è intitolata "Arte sacra a Noto e altrove: una porta aperta verso l'infinito", si tratta di una selezione di opere d'arte fotoriprodotte che il giovane curatore propone come prodotto si una sua scelta personale all'interno di più ampie proposte riprese da testi di critici e storici dell'arte. Consapevole dei limiti di un appassionato alle prime armi nel campo della storia dell'arte, Alessandro non va oltre, si limita a esercitare il proprio gusto e a proporci le sue scelte alla luce delle ricerche in cui si è impegnato. E' un modo corretto per un diciassettenne di rivolgersi al pubblico della sua città. La mostra è corredata da un catalogo a stampa.
bcl
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