Lo scorso 7 giugno, il Movimento 5 Stelle Lombardia ha depositato presso la Procura della Repubblica di Milano una querela contro ignoti per denunciare il caso dei 31 dirigenti assunti dalla Regione Lombardia nel 2006 in base a un concorso pubblico poi dichiarato illegittimo da parte del TAR Lombardia (sentenze n. 53/2008 e n. 14495/2010), del Consiglio di Stato in sede di appello (n. 2077/2009) e, infine, dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (n. 14495/2010).
Nonostante le 4 sentenze abbiano dichiarato l’illegittimità dell’assunzione fatta in base al bando annullato, quei 31 dirigenti fantasma continuano comunque a lavorare per la Regione, percependo un regolare stipendio. Il Movimento 5 Stelle Lombardia aveva già chiesto al Presidente della regione Roberto Maroni, sin dal suo insediamento in Regione, di dare “piena e trasparente” attuazione a quanto disposto dai giudici amministrativi e cioè concludere il rapporto lavorativo con i 31 dirigenti e, se necessario, pubblicare un nuovo bando.
La querela contro ignoti depositata agli inizi di giugno e firmata dai portavoce regionali Eugenio Casalino, Silvana Carcano, dal portavoce comunale Mattia Calise e dall’Associazione 5 Stelle per la legalità, chiede che la Magistratura proceda “nei confronti di ogni e qualunque soggetto che verrà ritenuto responsabile” per non aver ottemperato alle decisioni dei giudici amministrativi e ipotizza i reati di rifiuto di atti d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio sulla base di altre vicende simili così decise dai Tribunali.
La querela contro ignoti depositata agli inizi di giugno e firmata dai portavoce regionali Eugenio Casalino, Silvana Carcano, dal portavoce comunale Mattia Calise e dall’Associazione 5 Stelle per la legalità, chiede che la Magistratura proceda “nei confronti di ogni e qualunque soggetto che verrà ritenuto responsabile” per non aver ottemperato alle decisioni dei giudici amministrativi e ipotizza i reati di rifiuto di atti d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio sulla base di altre vicende simili così decise dai Tribunali.
“La denuncia querela – spiegano i depositari – è un atto dovuto: l’inerzia e il silenzio di una amministrazione pubblica rispetto alle sollecitazioni dei tribunali amministrativi non è tollerabile quando si tratta di regole certe. Per anni 31 persone hanno percepito stipendi senza averne alcun diritto. Chiediamo alla Magistratura che accerti i responsabili di un caso che imbarazza l’istituzione, che si protrae da anni e che, a nostro parere, ha danneggiato la regione”.
La querela rappresenta solo l’ultima di una lunga serie di iniziative politiche e legali che il Movimento 5 Stelle ha intrapreso per richiedere il ripristino della legalità facendo anche seguito ad un esposto depositato nel 2012 presso la Corte dei Conti perché fosse valutato l’eventuale danno erariale derivante dall’assunzione dei dirigenti e quantificabile, con una stima al ribasso, in circa 13 milioni di euro. Il Movimento resta fiducioso in attesa delle valutazioni della Corte.
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