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martedì 29 luglio 2014

M5S LOMBARDIA CONTRO LA DERIVA AUTORITARIA DI RENZI, PROTESTE IN AULA

Questa mattina il Movimento 5 Stelle Lombardia ha esposto nell'aula del Consiglio, e fatto trovare sul banco di ogni consigliere regionale, cartelli con il volto di Sandro Pertini e la frase: "Non accetterò mai di diventare complice di coloro che stanno affossando la democrazia e la giustizia in una valanga di corruzione".

"E' vergognoso che a Roma un parlamento eletto con una legge incostituzionale pretenda di riscrivere la Costituzione in pochi giorni con un condannato senza chiedere nulla ai cittadini", così Giampietro Maccabiani, portavoce regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia.
"Ci sono voluti tre anni di dibattito per arrivare alla nostra Costituzione. Ora in piena estate, in sole 115 ore vogliono stravolgere tutto. Il Governo Renzi ha imposto la 'ghigliottina' che taglia i tempi per la discussione sulla contro-riforma. In questo modo il governo viola l'articolo 72 della Costituzione il quale prevede che: 'La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale'. Renzi ha ordinato: Abolite le elezioni per il Senato (ma non il Senato)! Raddoppiate le firme per i referendum! Quintuplicate quelle per presentare le leggi d'iniziativa popolare! Più potere al Presidente del Consiglio e Governo e meno al Parlamento e cittadini! Il tutto in una Camera che, se l'Italicum non verrà modificato, continuerà ad essere di soli nominati dai partiti. Da oggi, con il Patto del Nazareno Renzi-Berlusconi, l'Italia cambia in peggio. Ancora più potere alla Casta, sempre meno ai cittadini", continua Maccabiani.
"Questo Parlamento non deve riscrivere le regola della democrazia. L'iniziativa di questa mattina vuole dare sostegno alla protesta del Movimento 5 Stelle per evitare lo scempio della Carta Costituzionale. Abbiamo scelto di recapitare a ogni consigliere regionale una frase di Sandro Pertini, uno dei padri della Costituzione, perché convinti che in gioco ci sia la democrazia del nostro Paese, costruita da persone che hanno lottato e versato il proprio sangue per la causa. L'esproprio della democrazia deve finire".

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