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venerdì 29 agosto 2014

FRANCESCA AMBROSINI, GIORNALISTA: I PENSIERI DI UN TUO CONCITTADINO

Cara Francesca,
è un tuo conoscente e concittadino che, appresa la notizia del tua nuova sede di lavoro, si complimenta con la navigata donna TV. Ora, dopo una lunga permanenza in un canale Mediaset che aveva quale direttore Emilio Fede, ti sei spostata su SKY nelle vesti di presentatrice. Subito ho acceso la tv sul canale 5051(TGCOM24). Dallo schermo stavi annunciando ciò che mai avrei desiderato vedere e sentire: la notizia (con relativa foto) di un boia con accanto un uomo destinato alla decapitazione. Boia di religione islamica, religione che pratica la pena di morte.
Per quale motivo, Francesca, ho voluto sottolineare quel triste momento? Perché chi scrive ha in animo di suggerire, dalla nostra valle, un futuro modo di comportamento dei mass media nazionali. Ho già scritto, su questo giornale on line, che gli abitanti di questo mondo ed in particolare quelli italiani stanno impazzendo. Di più. L’attuale società italiana mi fa veramente schifo. Il principale motivo della pazzia collettiva va ricercata nella perdita dei valori di un tempo.
Per età, cara Francesca, potrei essere tuo padre. Un padre che ricorda la fine della seconda guerra mondiale, la ricostruzione della nostra Nazione, tanti anni di benessere, il progressivo sbandamento verso la situazione odierna. Oggi in Italia abbondano gli assassini , i ladri, il malcostume, la malavita. Se a questo aggiungiamo la crisi economica e il pazzesco agire dei nostri uomini di Governo, un agire da irresponsabili quale l’accettazione in massa degli extra comunitari provenienti dal nord Africa (e futuri ladri per mancanza di lavoro) il gioco è fatto.
Tu penserai che chi scrive è un essere spregevole, senza cuore, ma non è così. I miei genitori mi hanno educato in un certo modo e ancora oggi nulla trovo di meglio, tutto in peggio. Per non stancarti prima di entrare nell’argomento odierno: IL NUOVO MODO DI FARE COMUNICAZIONE, chiudo questo mio scrivere comunicandoti che se fossi al governo aiuterei i disgraziati del nord Africa inviando loro armamenti abbondanti, sufficienti per togliere dalla faccia della terra coloro che, per religione, uccidono decapitando. Mi dirai “tu sei per la pena di morte!”. Ti rispondo “In alcuni casi sì, anche se vado contro la mia religione, quella cattolica. So già che, quando Dio vorrà, dovrò farmi traghettare da Caronte verso l’Ade.
Essendo da anni in pensione trascorro diverse ore davanti al televisore. Oggi ho la possibilità di vederti ed ascoltarti mentre dai a noi valligiani le notizie fresche. E’ sullo svolgimento dei telegiornali che suggerisco a te ed ai tuoi superiori un modo nuovo per raccontare i fatti. Devo confessarti che non riesco più a seguire un notiziario dall’inizio alla fine. Questo non capita certamente solo a me ma ad una buona fetta di ascoltatori. Il motivo? Da donna intelligente lo avrai già capito. Un buon 80% delle notizie date sono di segno negativo. Questo vale anche per la carta stampata. Un essere umano normale alla fine di un telegiornale cade in depressione. Coloro che hanno interesse nel fare lavorare gli psicologi e gli psichiatri non saranno certamente favorevoli ai miei consigli.
Quei bipedi sono come gli avvocati che siedono in Parlamento, che varano leggi contorte per fare lavorare i loro colleghi liberi professionisti. Quali consigli voglio suggerirti? Quelli di cancellare completamente l’attuale ordine nel metodo di trasmettere. L’alternativa? Quella di iniziare i telegiornali con le notizie buone: i risultati delle ricerche, la valorizzazione e i progressi delle nostre industrie, le azioni buone, la fine dei lacci europei, ecc …Poi mettete in onda, per un breve intervallo, un disco di musica classica. A seguire ciò che la gente comune, non corrotta, vuole ignorare. Ad esempio ciò accade al sud, le nefandezze dei malavitosi, le uccisioni tra coniugi, gli sbarchi in Italia, i furti, le fesserie di Alfano, ecc.
Cara Francesca, ti chiederai quali saranno i miglioramenti effettivi nei telespettatori. Certamente notevoli. Il telespettatore normale dopo aver ascoltato il brano di musica classica potrà spegne il televisore evitando il ricorso agli strizzacervelli. Ti pare poco? A presto
Giancarlo Bettini

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