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martedì 26 agosto 2014

UN'ORA PER TERRA PRIMA DELL'ARRIVO DELL'AMBULANZA

È capitato ieri a una signora sessantaquattrenne che, procedendo verso est lungo il marciapiedi di San Pietro, veniva investita da un'auto proveniente da Via Baradello all'altezza dello stop per l'immissione di quest'ultima sulla SS 39.
Milanese di Carate Brianza, in soggiorno presso una struttura turistica della zona, la donna è stata scaraventata per terra a lato della carreggiata intorno alle 12:15 ed ha potuto essere caricata sull'autoambulanza, proveniente nientemeno che da Ponte di Legno, più di un'ora dopo. Avendo riportato quella che in seguito i sanitari hanno accertato essere una brutta frattura all'omero sinistro, più una frattura a un dito della mano destra e varie altre escoriazioni, la malcapitata, dolorante, non è stata in grado di rialzarsi dal luogo della caduta nemmeno con l'aiuto dei primi immediati soccorritori. Un medico di passaggio ne sconsigliava egli stesso lo spostamento, al fine di evitare il peggioramento del trauma al braccio. La donna sarà operata oggi a Esine.
Casualità ha voluto che i carabinieri di Edolo fossero presenti proprio a poche decine di metri dal fatto per i rilievi di un altro incidente, avvenuto una mezz'ora prima. Se la coincidenza ha comportato l'immediato e preciso rilievo delle modalità dell'urto, essa è però stata anche causa del ritardo nell'arrivo del mezzo di soccorso, che era appena partito per Edolo con a bordo il motociclista ferito nel primo evento quando il secondo è accaduto.
Non è dato sapere se l'autoambulanza di Aprica fosse disponibile per il soccorso, ma più d'uno dei presenti sul posto ha avanzato il dubbio che l'appartenenza di San Pietro alla provincia di Brescia potrebbe essere stata la causa del mancato intervento del mezzo forse a disposizione a poche centinaia di metri, ma in provincia di Sondrio.
La zona di San Pietro di Corteno Golgi, pur essendo da diverso tempo centro abitato per oltre un chilometro e avendo presenti a lato della carreggiata diversi cartelli con il limite di 50 km/h, vede regolarmente sfrecciare auto, moto e non di rado mezzi più grossi a velocità anche doppie. Le moto, in particolare, rombano indisturbate tra case e alberghi, spesso a velocità di 120 all'ora, costringendo molti a turarsi le orecchie e a trasalire dalla paura di essere investiti. Sempre più residenti e turisti invocano controlli e, perché no, efficaci autovelox. Prima che ci scappi il morto.
Antonio Stefanini

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