Sarà ancora il Palazzetto Comunale di Sondalo lo scenario del secondo appuntamento con la musica degli “Amici” di Sondalo e del CID di Sondrio. Martedì 4 novembre 2014, ore 20.45, il celebre violinista Sergej Krylov, nel doppio ruolo di solista e direttore, guiderà l’Orchestra da Camera della Lituania nell’esecuzione di un variegato programma comprendente Felix Mendelssohn Bartholdy, Arvo Pärt e Camille Saint-Saëns. Prevista inoltre una ghiotta accoppiata: il compositore russo Rodion Shchedrin con la sua trascrizione delle musiche della “Carmen” di Georges Bizet per l’omonimo balletto.
Affermatosi come uno dei maggiori talenti della sua generazione, il moscovita Krylov si esibisce abitualmente nelle principali sale da concerto europee e vanta collaborazioni con orchestre quali la Staatkappelle di Dresda, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Royal Philharmonic e, in Italia, le orchestre della Scala e di Santa Cecilia. La sua attività comprende tournèes internazionali e registrazioni discografiche per la EMI. Krylov si dedica anche alla musica da camera rivestendo il doppio ruolo di direttore e di violino solista, come dimostra il suo ormai quinquennale sodalizio con l’Orchestra lituana, una delle più acclamate in Europa.
Quanto ai brani in programma, la serata si aprirà col Concerto per violino e archi in re minore che Mendelssohn scrisse a soli 13 anni. Rimasto sconosciuta fino ai primi anni Cinquanta, la partitura fu scoperta e divulgata dal grande violinista Yehudi Menuhin. La composizione era destinata alle serate musicali della facoltosa famiglia Mendelssohn. Serate di notevole livello e prestigio se si pensa che erano frequentate da intellettuali e filosofi come Hegel, i fratelli Schlegel e persino da Goethe. Morto a soli 38 anni, Mendelssohn visse con particolare sensibilità la delicata fase di passaggio fra la cultura classica e i fermenti romantici.
Arvo Pärt, classe 1935, ci mette invece a contatto con la modernità grazie al brano “Fratres” per violino, orchestra d’archi e percussioni. Scritto nel 1977, rappresenta/descrive un viaggio attraverso paesaggi mutevoli, in una sorta di movimento musicale circolare dai toni magici. La composizione dichiara sin dal titolo il riferimento alla fratellanza, evidenziando la forte carica spirituale dell’autore, accentuata da un che di rituale e arcano veicolato proprio dal violino.
L’Introduzione e Rondò Capriccioso per violino e orchestra di Saint-Saëns ci rivela una partitura scritta per sfruttare, del violino, le asperità di cui è capace, lasciando traccia di quell’“anima sulfurea” che da Paganini in poi è stata spesso la caratteristica di questo strumento. I tratti folclorici spagnoleggianti che si avvertono nel brano ci conducono verso il finale di serata, dedicato alla “Carmen Suite” per orchestra d’archi e percussioni, in cui il compositore russo contemporaneo Rodion Shchedrin interviene sulla popolarissima opera di Bizet per ricavarne un balletto con ricerca di inedite combinazioni sonore e attente rielaborazioni dell’opera stessa. Presentato al Bolscioi di Mosca nel 1967, il balletto ebbe problemi di censura per la sua impronta modernista e per l’insistenza sulle tematiche erotiche. Solo due anni dopo, grazie a un fortunato tour in Gran Bretagna, la Suite fu finalmente conosciuta anche dal pubblico occidentale.
- Informazioni e prevendite:
Morbegno - Biblioteca “E. Vanoni”, via Cortivacci, 4 (tel.0342 610323)
Sondrio - “La Pianola”, via Battisti, 66 (tel. 0342 219515)
Tirano - Il ’95 di Mario Cometti, P.zza Cavour (tel. 0342 702569)
Sondalo - Segreteria “Amici della Musica”, via Verdi, 2 (tel.0342 801816)
Bormio - Ufficio Turistico, via Roma, 131/b (tel.0342 903300)
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