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sabato 25 ottobre 2014

LA NUOVA COMPAGNIA TEATRALE ITALIANA DEL BURLESQUE PROSEGUE NELLE SUE RAPPRESENTAZIONI

La nuova compagnia teatrale italiana del Burlesque prosegue nelle sue rappresentazioni sceniche come da cartellone, ma la mia impressione è che il pubblico pagante sia in netto calo. Eppure di motivi per ridere ce ne sarebbero pure (anche se quelli per piangere non sono da meno), ma gli attori a volte non sembrano in sintonia tra di loro, sono scollegati, sbagliano battute, non ricordano il copione, e la regia sembra sfilacciata e a corto di idee concrete. Più che opere teatrali vere e proprie sembrano delle accozzaglie di trovate messe lì a casaccio, un pò come discorsi da bar che si susseguono nel tempo senza alcun filo logico.
Per dirla in breve, tra Leopolde, Nazareni, talk show e selfies si discute di tanto ma si produce poco o niente. Quando sono sul palcoscenico , cioè alla tv, tutti quanti i recitanti hanno le loro serie proposte, ognuno ha la sua bella riforma da attuare subito, la più urgente, la prima in assoluto; peccato che tra tutti gli attori non se ne trovino due che parlino la stessa lingua. Per lo meno potrebbero mettersi d'accordo prima di fare annunci al paese.
Per qualcuno il peggio è passato, per altri bisogna ancora attendere, per altri ancora le prospettive sono rosee e siamo quasi fuori dal tunnel. Ma poi quando arrivano i giudizi veri, quelli che contano sul serio, tipo BCE, o le varie agenzie di controllo economico la musica cambia. Abbiamo un debito pubblico ormai alle stelle, paghiamo 80 miliardi l'anno di interessi su questo debito, la spesa pubblica mi pare sia del tutto fuori controllo e i servizi sono sempre peggiori, ma i nostri attori del parlamento sono impegnati da settimane in un testa a testa con il capo dello Stato per eleggere due giudici di cui mi pare non interessi nulla a nessuno,o a discutere di arbitraggi in partite di calcio. E pensare che se leggessero un po' i giornali o ascoltassero la radio o la tv, di studiosi di economia o imprenditori o bravi giornalisti che hanno delle ricette per uscire da questa siuazione ce ne sono davvero.
Pochi giorni fa è stata votata la nuova manovra finanziaria, un altro classico pateracchio all'italiana dove per cercare di accontentare qualcuno si danneggiano molti. Per riuscire a dare con una mano si toglie con l'altra,nel concreto per aiutare le tante imprese in crisi (non certo facilmente ma con mille cavilli burocratici) si pensa di togliere soldi a Regioni e Comuni, cioè a Sanità (che pure da quando è in mano alle Regioni è diventata un enorme buco nero, una specie di idrovora che inghiotte milioni di Euro sempre più piena di burocrati e meno di medici), a scuole e servizi pubblici, cioè a noi cittadini. Ma il ministro dell'economia ha tenuto a precisare, il giorno dopo il voto. che gli enti locali. se vogliono. possono aumentare le imposte, come se noi non l'avessimo già capito dopo 20 minuti. E poi dicono che i grandi cervelli italiani fuggono all'estero; non è vero, quelli veramente geniali ce li teniamo stretti e li mettiamo pure in condizioni di poterci governare e di sparare c...
Comunque tranquilli, perché il giorno dopo ancora già si parlava di riscrivere tutto perché la cosa così come è messa non và bene. “Ma mi facciano il piacere!“, avrebbe detto qualcuno. Per quanto riguarda la questione del Tfr in busta paga devo ammettere come dipendente che mi pare una vera fregatura: tra lavoratori e imprese mi sa che qui l'unico che ci guadagna è il fisco ed in ogni caso anni fa si è tenuto un referendum in proposito in cui i lavoratori hanno deciso cosa fare dei propri soldi, quindi non vedo il motivo per cui si debba riprendere ora la questione. Ho visto sere fa un ministro che discutendo dell'argomento in televisione mi ha dato l'idea di un'alieno appena atterrato sulla terra, come se non sapesse di preciso di cosa si stesse parlando quindi forse è meglio che prima di prendere decisioni affrettate si chiariscano bene le idee tra di loro in proposito.
Sul famigerato job act giorni fa, con molta non chalance bisogna dire, si è votato al senato. Non una vera legge, per carità, così in fretta sarei meravigliato, ma una delega al governo, da ciò che ho capito una specie di pentolone in cui ,prima di trasformarlo in legge, ci si potrà buttare ciò che si vuole. Dell'articolo 18, il tema su cui ci si accanisce da mesi nessuna traccia. Mentre la signora Merkel era a Milano con i vertici della UE, i nostri teatranti hanno dato il meglio di sé in aula a Roma, una vera e propria dimostrazione di civiltà e attaccamento alle istituzioni. Libri che volavano, spinte, insulti e altri numeri da circo, insomma un classico deja vù. Per fortuna la maggior parte degli italiani ha un'attaccamento al dovere molto superiore al loro, ma è sempre più difficile alzarsi la mattina e andare al lavoro sapendo di essere governati da certi giullari che non hanno rispetto nemmeno per loro stessi, figuriamoci per noi.
Malgrado tutto la Cancelliera, sempre da Milano, ha dichiarato di essere impressionata dalle nostre riforme. Ora io non riesco a capacitarmi di come possano aver abbindolato la Signora in giallo. Forse le hanno mostrato il Duomo appena restaurato, o le hanno parlato delle 7 o 8 auto blu dismesse in questi mesi, o magari hanno rizollato San Siro per l'occasione; di certo non l'hanno portata a visitare i cantieri dell'Expo, parecchi dei quali ancora lande desolate occupate da campi Rom, o bloccati per infiltrazioni mafiose o corruzioni varie, né tantomeno in vacanza in una Liguria che stà cadendo a pezzi e non certo per colpa della natura come qualcuno vuol far credere, ma della scelleratezza, dall'incompetenza, dalla mala fede e criminalità degli esseri umani. Oggi si parla degli Angeli del fango ma forse sarebbe meglio andare a scovare i mostri che hanno colpa di tutto questo.
Naturalmente le polemiche e gli scaricabarile sono partiti immediatamente,dal sindaco alla protezione civile, dall'allerta meteo ai pompieri, dal governo alla regione, nessuno era tenuto a fare questo, nessuno era tenuto a fare quello, nessuno sapeva, nessuno paga. O meglio, qualcuno pagherà, chi non ha più la casa. Finchè le autorità competenti non si decideranno a punire questi delinquenti , questi governatori regionali o provinciali o comunali che siano, che hanno permesso o addirittura contribuito a questo sfascio (non solo in Liguria, vogliamo parlare della Valle dei Templi o della zona del Vesuvio?), la situazione non potrà che peggiorare; e qualcuno ha pure la faccia tosta di andare nei talk show a spargere ulteriore m... sul fango che ha causato. Mah! Bisogna dare atto però ai nostri attori governanti che con il loro immobilismo e le loro comparsate in tv un grande successo l'hanno ottenuto; sono riusciti a far “ scendere in piazza” i due grandi guru dell'opposizione, questi due affabulatori molto furbi e mezzi pazzoidi sono riusciti a trascinare migliaia di persone nel centro di Roma ed indottrinarle con discorsi deliranti tipo referendum per uscire dall'Euro o andare in armi contro la BCE, o fermare il premier con l'esercito o come cacciare gli immigrati...
Ma mi chiedo: ma dove pensano di vivere questi disfattisti, questi comici puerili che non sanno nemmeno prendere in mano un badile per aiutare la loro gente. Ma cosa vogliono insegnare? Una volta al Circo Massimo ci facevano le corse dei cavalli, mercati, fiere, si incontravano persone importanti, oggi ci vanno i clown, marionette che sotto gli occhi di mille telecamere salgono sulle gru e minacciano di buttarsi di sotto. Scusatemi, ma se questo è il vostro sistema di fare opposizione, buttatevi pure di sotto, voi con il vostro insulso referendum, con le vostre armi per la BCE ed il vostro esercito che dovrebbe marciare contro il premier, perché sono curioso di vedere quanti dei vostri fans vengano sotto per salvarvi. Certo uno di sicuro ci sarebbe, l'eurodeputato più assenteista in assoluto a Bruxelles, il nuovo (si fa per dire) segretario della Lega, una personcina davvero cordiale che dice di approvare molte delle vostre idee.
Dopo il suo mitico viaggio in uno dei grandi templi della democrazia, la Corea del nord, assieme all'esimio senatore Razzi che ne ha esaltato il grande ordine pubblico e la pulizia delle strade, ha pensato bene di farsene un'altro a Mosca per elogiare un po' il nuovo Zar, la sua politica per nulla repressiva verso la sua gente che non la pensa come lui, il rispetto dei diritti civili e la grande sicurezza della metropolitana cittadina. Gli ha pure chiesto in prestito delle navi da guerra per fronteggiare l'iniziativa “mare nostrum” e si è fatto una bella foto in un porto davanti alle portaaerei. Bè, un vero paladino delle libertà. Anche solo al pensiero che si possano ritrovare assieme questi quattro personaggi a parlare magari di temi politici mi mette in uno stato ansioso. Non so se al segretario leghista o ai nostri politici che hanno incontrato l'ex capo del KGB in questi giorni al summit Euroasiatico sia venuto in mente di porgli qualche domanda un po' seria su cosa cosa sta succedendo veramente in Ucraina o magari riguardo all'assassinio della giornalista Politkowkaja avvenuto a Mosca 8 anni fa, caso mai ne sapesse qualcosa. Ma no, lui è ripartito per Mosca con i suoi 8 aerei cargo pieni di chissà quali cianfrusaglie,viveri scaduti, segreti e magari buoni contratti ed a noi sono restati il segretario della Lega ed i guru. Ognuno ha le sue disgrazie.
Mauro Rossi 59
Tirano

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