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venerdì 24 ottobre 2014

"TIRANO NON PUO' ESSERE CONSIDERATA LA CITTA' DELLE PALME"

Continua l’inchiesta che cerca di fare luce sulle dinamiche del turismo di Tirano. Oggi proponiamo il punto di vista di Tiziano Strambini, titolare del ristorante e pizzeria L'Osteria dell'Angelo e presidente della nuova associazione Le Botteghe del Centro Storico di Tirano.
Secondo il giovane imprenditore, ma non solo, circa il 90% dei turisti che arrivano a Tirano lo fanno grazie all'interesse verso il Trenino Rosso del Bernina. Ma cosa fa la città, si domanda, per essere riconosciuta come una città turistica che non goda solo di luce riflessa? "Tutto quello che abbiamo fatto finora - ha detto - è stato organizzato in maniera troppo spezzettata, poco comunicata, e senza un disegno preciso".
Le basi minime per iniziare a rilanciare il turismo di Tirano, secondo Strambini, sono essenzialmente due:
  1. la disposizione di una segnaletica che guidi i turisti nella città;
  2. l'affissione di una cartellonistica nei pressi dei monumenti storici per spiegare al turista la nostre ricchezze.
Queste, afferma l'imprenditore, sono proprio le basi minime. Sul fatto che Tirano non sia considerata una città turistica, Strambini prende come esempio l'opuscolo della Ferrovia Retica; qui, infatti, Tirano è menzionata come la "città delle palme" per via delle presenza di alcune di queste piante. "E' possibile che la nostra città, con tutte le ricchezze che possiede, dia al di fuori un'immagine di questo tipo?"
Su questo punto Strambini evidenzia la necessità, per l'amministrazione tiranese, di instaurare rapporti proficui con la Ferrovia Retica, proponendo, per esempio, dei pacchetti turistici. Amministrazione che, sempre secondo l'imprenditore, dovrebbe farsi carico di un disegno turistico che sappia catalizzare un investimento di fondi propri. "Finora - ha aggiunto - si è speso per eventi singoli, principalmente con fondi reperiti da enti esterni (Provincia, Bim, Comunità Montana...), senza guardare, come detto, ad un disegno a lungo termine".
Altri aspetti rilevanti per la valorizzazione di Tirano come città turistica dovrebbero essere:
  • la creazione di un circuito dei palazzi, una visita organizzata ai nostri monumenti con delle guide turistiche;
  • la preparazione di pacchetti prestabiliti, come per esempio tour guidati alle cantine o alla Basilica di Madonna di Tirano;
  • da non dimenticare anche la presenza del Trenino Giallo, "che finora è stato visto più come un problema che come una risorsa";
  • rivedere la pianificazione degli eventi cercando di mantenere delle manifestazioni fisse, cercando anche di non cambiare nome e/o date. In questo senso Sondrio rappresenta un ottimo esempio: dopo anni sappiamo della presenza fissa di Scarpatetti Arte, Calici sotto le Stelle, Sondrio Accesa...
  • risistemare la viabilità di Piazza Cavour, la piazza centrale della città, che allo stato attuale è un vero e proprio far west.
Un ultimo appunto fatto da Strambini riguarda l'investimento di grosse somme di denaro per singoli eventi. "Lasciando da parte il fatto che i 150.000 euro spesi per uno Sforzato Exhibition sono troppi, dobbiamo anche considerare che queste serate (altro esempio potrebbe essere Tiranotte) non possono essere considerate come un investimento per il turismo, considerando che la ricettività di Tirano è di circa 300 posti letto. Ben vengano per i residenti questi eventi, ma investire sul turismo significa rendere una Tirano attrattiva 365 giorni all'anno.

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