Il Consiglio ha approvato nei giorni scorsi, all’unanimità, l’istituzione della “Banca della terra lombarda”, un provvedimento che integra la legge regionale 5 dicembre 2008 n.31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca, e sviluppo rurale”.
“Il progetto – sostiene Federico Lena (LN) relatore del provvedimento - intende realizzare un inventario completo e aggiornato dell’offerta dei terreni incolti di proprietà pubblica e privata disponibili, per contrastare l’abbandono dei terreni, mantenere e incrementare la produttività agricola e favorire il ricambio generazionale, affidando ai giovani e alle donne le terre demaniali abbandonate e gestire il patrimonio agricolo nelle zone in cui oggi non si fa più attività.
La Banca fa seguito a iniziative simili già attive in altre regioni, che puntano a creare un inventario pubblico dell'offerta dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata, disponibili per concessione o autorizzazione”.
Nella legge è previsto che Regione Lombardia chiederà ai Comuni e ai privati di segnalare la presenza di terreni incolti da almeno 2 anni, che rientrano nelle caratteristiche richieste. L’inventario, con l’offerta dei terreni, è consultabile sul web attraverso il SIARL (Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia), periodicamente aggiornato.
A giugno del 2015 avverrà la verifica dei dati raccolti e alla fine del 2015 la Giunta regionale invierà una relazione sui risultati ottenuti.
Per Il progetto di legge è stato stabilito un budget iniziale di 50mila euro. “Anche noi -ha detto Agostino Alloni (PD)- abbiamo votato convintamente a favore dell’istituzione della Banca della terra lombarda, per la possibilità che viene data di recuperare aree incolte e terreni abbandonati e, a cittadini e associazioni, di poter coltivare un appezzamento, con tutto il corollario di benefici alimentari ed economici che ne derivano”.
Nessun commento:
Posta un commento