L'ex Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna Luigi Gianola è stato assolto dall'accusa di aver fatto parte di un presunto giro di tangenti sulla sanità lombarda.
Dopo tre mesi in carcere e sei a domiciliari, con la sofferenza personale e dei familiari, Gianola può ritenersi soddisfatto per una sentenza di assoluzione che egli stesso aveva invocato fin dall'inizio anche attraverso il rifiuto del patteggiamento.
L'ex manager della sanità valtellinese è stato difeso, e assolto con formula piena perché, secondo il giudice, "il fatto non sussiste", dall'accusa di corruzione e turbativa d'asta, dagli avvocati Marina Cotelli del Foro di Sondrio e da Guglielmo Gullotta di Milano.
Solo quando la sentenza sarà passata in giudicato le parti decideranno se chiedere il risarcimento, presso la Corte d'Appello di Milano, per "ingiusta detenzione".
Luigi Gianola era finito sotto processo per un appalto del sistema di informatizzazione dei referti, che valeva un giro d'affari di circa nove milioni di euro. Secondo la tesi erronea dell'accusa, l'ex manager della sanità avrebbe fatto ingerenze sulla commissione che si stava occupando dell'appalto.
In questo processo sulla sanità lombarda è finito, invece, in carcere l'ex consigliere regionale Gianluca Guarischi, condannato a cinque anni di reclusione.
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