Il TTI di Varsavia (27/29 novembre) è l'ultimo appuntamento fieristico internazionale di rilievo prima dell'avvio della stagione invernale. È quindi una vetrina interessante in cui le mete turistiche possono incontrare sia Operatori, sia pubblico individuale.
I Consorzi Turistici di Sondrio e Valmalenco, della Valchiavenna, di Tirano “Terziere Superiore” sono presenti e guardano con fiducia ai possibili contatti, presentando loro le risorse e le attrattive del turismo in Valtellina.
“Presentare la località alla vigilia della stagione turistica invernale - spiega Roberto Pinna del Consorzio Turistici di Sondrio e Valmalenco - ha sicuramente dei vantaggi, sia negli incontri business con Tour Operator che con il pubblico individuale. Oggi siamo in grado di presentare compiutamente il potenziale di servizi effettivamente proposto sul territorio, grazie al coordinamento dell'impegno degli Operatori Associati ma anche delle risorse locali tutte. Da un lato, verso il pubblico del viaggiatore individuale, ciò può aiutare in una scelta sicura e consapevole. Dall'altro, sul fronte commerciale 'business' i Consorzi Turistici si presentano come aggregatori di servizi e facilitatori nell'approccio alla località, specie se non di primissimo piano nella comunicazione e nemmeno ricadenti nei repertori delle mete più note".
Il Consorzio, grazie alla sua capacità di rappresentare più categorie di servizi, può facilmente reperire le formule che più si addicono alle esigenze dell'interlocutore: dalla tipologia di alloggio, all'organizzazione di transfert e di attività corollarie allo sci o alla motivazione principale della vacanza, con immediata quotazione disponibile” così ha commentato Roberto Pinna, Direttore del Consorzio Turistico di Sondrio e Valmalenco, nelle ore immediatamente precedenti all'apertura della fiera polacca.
“Oggi in molti propongono quale punto d'arrivo metodologico la 'promocommercializzazione'; i Consorzi Turistici hanno esperienza maturata in questa direzione sin dalla loro costituzione, indicativamente 15 anni orsono e sfruttano le missioni in fiera non solo per veicolare i territori nella pienezza del loro potenziale e della loro offerta, ma anche per far evolvere l'impostazione del sistema turistico locale, captando i trend emergenti e valutandone la declinazione sul territorio e nelle proprie proposte.
In definitiva, - conclude Roberto Pinna - potremmo dire che solo un'organizzazione complessa e permanente come sono i Consorzi Turistici può garantire alle località (specie se piccole e non in grado di cavalcare la ribalta della grande comunicazione) di rimanere sul mercato, garantendo visibilità in kermesse commerciali e spunti per evolvere, con costi condivisi. In questo percorso i singoli operatori o le loro categorie, come ad esempio gli albergatori, con indubbi sforzi economici potrebbero sviluppare un'azione di volano affiancando o moltiplicando le occasioni di 'uscita' già presidiate dal Consorzio di località: potrebbero promuovere il valore e le qualità delle proprie insegne e così come soluzioni di micro-aggregazione sviluppate in casa, mentre si perderebbe di vista l'orizzonte 'macro' dell'intera offerta territoriale”.
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