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giovedì 20 novembre 2014

IL PD SPRONA DELLA BITTA A DISCUTERE DEL NUOVO STATUTO PROVINCIALE

Nuovo statuto provinciale, quello sconosciuto. Sono passati quasi due mesi dall'elezione del nuovo Consiglio e del Presidente della Provincia e, ad oggi, non è ancora stata avviata alcuna discussione al riguardo.
L'approvazione della legge N. 56/2013, denominata "Legge Delrio", che segna una svolta fondamentale per il governo territoriale del nostro Paese, ha riconosciuto alla provincia di Sondrio, insieme a quelle di Belluno e di Verbano-Cusio-Ossola, la cosiddetta "specificità montana", offrendo al nostro territorio una straordinaria opportunità di sviluppo che tutti abbiamo il dovere di cogliere e tradurre in azioni concrete.
Il comma 81, dell'art. 1 della sopracitata legge, obbliga il Consiglio provinciale ad elaborare e predisporre una proposta di statuto che deve essere approvata dall'Assemblea dei sindaci entro il 31/12/2014. Questo è senza dubbio il compito di maggior rilievo che la nostra Amministrazione provinciale deve svolgere perché lo statuto, a differenza del passato, è lo strumento che disciplina la nuova forma di governo provinciale, che definisce le responsabilità e i ruoli dei vari organi interni con meno vincoli e rigidità, ma soprattutto, per le province di Sondrio, Belluno e Verbano-Cusio-Ossola, è lo strumento giuridico per definire e declinare la specificità, e perciò l'autonomia, montana.
Alla luce di questa nuova legge è importantissimo dotarsi di questo strumento che oltre ad essere indispensabile per il funzionamento dell'ente Provincia, è in grado di contribuire a dare, ad un'area montana come la nostra, una risposta calibrata sulla sua peculiarità, cercando di favorire la residenzialità delle persone, la vitalità delle imprese, garantendo loro coesione ed inclusione nel sistema regionale complessivo.
Risulta fondamentale procedere perché lo Statuto è il luogo in cui devono confluire le funzioni amministrative differenziate che la Regione Lombardia ha la facoltà di assegnare all’Ente montano per dare attuazione alla specificità montana, valorizzandone così l’autonomia.
La partita fondamentale ora è con la Regione Lombardia da cui la nuova Provincia deve ottenere maggiori funzioni e l’approvazione dello statuto specifico montano per la Valtellina.
Se escludiamo l'unica seduta del Consiglio provinciale, che si è riunito una volta sola, obbligatoriamente per ratificare l'elezione del nuovo organismo, non ci sono più state occasioni di dibattito sia interno che esterno all'Amministrazione provinciale sullo statuto. E' sceso il silenzio più assordante.
Non riusciamo a comprendere il perché di questo ritardo che potrebbe portare anche ad un commissariamento dell'Ente provincia. Per questo sollecitiamo il Presidente della Provincia, il Vicepresidente, che è anche segretario provinciale della Lega Nord, oltre che tutta la maggioranza di centrodestra che governa l'Amministrazione provinciale, e la Regione Lombardia, fondamentale interlocutore, ad avviare celermente un dibattito ed un confronto interno al Consiglio per predisporre le modifiche soprattutto rispetto alla specificità montana.
Che al centrodestra piaccia o non piaccia la Legge Delrio è in vigore e non rispettare ciò che prevede rischia di far perdere al nostro territorio forme e condizioni particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria. Se ciò avvenisse sarebbe una sconfitta per l'intero territorio, questo il Pd della Provincia di Sondrio non può e non vuole permetterlo.
Il Segretario Provinciale del Partito Democratico
Salvatore Ambrosi

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