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mercoledì 17 dicembre 2014

BETTINI: "ALCUNE CONSIDERAZIONI DI UN PENSIONATO"

A seguito dell’uscita del mio ultimo articolo sul giornale di Travaglia, nello spazio riservato ai lettori, certi Ettore e Ivana hanno espresso quanto segue:
Ettore­= Ma non si può mettere fine in qualche modo agli sproloqui (stavolta nemmeno velatamente) filo leghisti del sig. Bettini? Si apra il suo blog. O ne deduciamo che intorno Tirano sposa appieno questa linea?
La risposta di MARCO TRAVAGLIA:
Buongiorno Ettore, come più volte ribadito, intornoTirano garantisce a tutti, nel rispetto delle idee altrui e delle persone, di esprimere la propria opinione. Questa la linea del portale sia che si tratti di argomenti locali o nazionali. Saluti e buona giornata.
IVANA
Vogliamo parlare delle ruberie della famiglia Bossi? O ormai è acqua passata? Ma non certo la colpa è dell’aria malsana che tira a Roma.
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A Ettore e Ivana. Come già riportato in passato, sottolineo che per me coloro che scrivono non firmando con nome e cognome sono da considerarsi vigliacchi Cioè persone che hanno paura nel farsi riconoscere. A questa persone non rispondo. Faccio eccezione allo scritto di Ivana (quanto scritto da Ettore era indirizzato a Travaglia) perché le devo segnalare che su Bossi mi sono già espresso. Non pretendo che mi legga sempre e allora non sa cosa penso del fondatore della Lega Nord. Bossi per me non esiste più! Ho scritto che hanno sbagliato i leghisti nostri a farlo venire in Valtellina. Oggi la Lega non è più Bossi, ma è Maroni, è Salvini. Mi permetta di dirle che lei vede solo la scheggia nell’occhio di Salvini e non le travi che accecano gli occhi dei sinistri. Se lei appartiene a questi ultimi legga il seguito di questo scritto e ci rifletta. Quanto sta succedendo a Roma è, per una persona onesta, da condannare senza riserve. Per chi scrive il comportamento dell’ultimo Renzi è stato deludente. Ammiro la persona, ma questa volta l’ha fatta grossa. Ha calato le “braghe” di fronte a quei morti-vivi della sinistra che non aspettano che il momento per farlo cadere. Mai un disegno di legge, ma un decreto legge dall’effetto immediato ci voleva per quelle canaglie per hanno speculato persino sugli immigrati e sulle Cooperative. Su queste ultime, se avrà la bontà di proseguire nella lettura, le aprirò gli occhi.
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Durante i tre miei mandati con la carica di Assessore in Comune di Tirano ho avuto modo di seguire lo svolgersi dei lavori per la costruzione della Colonia Marina a Cervia, o meglio, a Milano Marittima che di Cervia ne è un prolungamento. Dopo alcuni anni dalla costruzione il Comune di Tirano, proprietario del complesso, ha dovuto mettere in bilancio ulteriori spese per la recinzione di tutta l’area e alla ricollocazione di nuove cabine sulla spiaggia. Cabine danneggiate a seguito di una forte mareggiata. Sono ritornato a Milano Marittima. A bordo della macchina, oltre allo scrivente, c’erano il Sindaco Aldo Oberti, l’Assessore Giacomo Regazzoni, il maestro e amico Ulrico Turrri. Ho citato i loro nomi perché appartengono a persone di spessore oggi scomparse, tutte amanti della nostra Tirano. A Cervia abbiamo cercato delle Imprese di costruzione per chiedere loro dei preventivi per la fornitura e la esecuzione delle opere sopra citate. I lettori non ci crederanno, ma già allora esisteva una sola Cooperativa (che racchiudeva tutte le altre ditte) in grado di fornirci il preventivo. Ritornati nella città abduana, dopo una quindicina di giorni, abbiamo ricevuto dalla Cooperativa quanto richiesto. Esaminati i costi da sostenere siamo rimasti scioccati. La spesa era superiore alle possibilità comunali in quel periodo. Morale. Abbiamo chiesto un preventivo ad una Impresa locale. Preventivo di gran lunga inferiore a quello avuto da Cervia. L’Impresa tiranese ha eseguito i lavori in modo egregio e le casse comunali ne hanno guadagnato. Perché oggi ho riportato quanto già scritto anni or sono? Perché oggi le Cooperative di vario genere, in tutta la Penisola, sono sotto indagine. Numerosi amministratori sono stati dei ladri patentati, di qualsiasi colore politico, degni delle patrie galere. Tutta la nazione è in crisi economica. Ci auguriamo che i responsabili, che non esito a chiamare carogne, abbiano le pene che meritano.
Giancarlo Bettini

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