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mercoledì 24 dicembre 2014

BORROMINI: "QUESTA SPECIFICITA' MONTANA E' UNA PRESA IN GIRO"

Per quanto tempo dovremo sopportare tutto questo? Fino a che punto Renzi e il Pd si spingeranno? Credono davvero che la gente non abbia capito il giochino? Con una mano, quella esibita, Renzi, e insieme a lui, colpevolmente, chi lo rappresenta sul territorio, finge di concederci, con l’altra, quella nascosta, ci toglie.
Ma la differenza dov’è? La gente deve sapere che questa specificità montana è una presa in giro, ci raccontano il sole per la luna ma l’unica cosa che vediamo attorno a noi è il buio più totale. Non intravedo spiragli di luce nella questione delle Province: l’ente è sopravvissuto ma i servizi non saranno più garantiti, a cominciare dalla rete del trasporto pubblico, vitale in un’area montana con collegamenti difficili. Presto la nostra gente che abita nei centri montani non potrà più utilizzare il pullman per raggiungere il fondovalle, i turisti saranno costretti a scegliere l’auto, o addirittura altre mete, poiché scesi dal treno a Tirano, non potranno più arrivare sulle piste da sci.
E la farsa dei dipendenti delle Province? Tagliati del 50% quelli di tutti gli enti prima, ad eccezione delle città metropolitane, quindi il dietrofront con la riduzione al 30% per le Province montane parificate ai grandi centri urbani. E la specificità montana? Chi rappresenta il nostro territorio ha chiesto e ottenuto di limitare al 30% il taglio dei dipendenti: ma perché non ha preteso di esentare la nostra Provincia insieme alle altre interamente montane? Sembra un emendamento presentato per compiacere Renzi più che per fare gli interessi del territorio.
Il senatore Jonny Crosio della Lega Nord, invece, aveva chiesto di esentare le Province montane dai tagli ai dipendenti e alle risorse, ma il governo non ha neppure preso in considerazione il suo emendamento. Non è una questione di numeri, in gioco non c’è soltanto il destino dei lavoratori, ma di tutti noi, poiché insieme a loro la Provincia perderà competenze fondamentali nella gestione di un territorio così complesso. Nella logica dei tagli trasversali, tanto cara al governo Renzi, questi aspetti non sono stati considerati, così come i bisogni della gente.
Non è più tollerabile che Renzi e il Pd manchino di rispetto alla montagna, perché questo stanno facendo, e i cittadini ormai l’hanno capito. Un imbonitore da strapazzo vende lucciole per lanterne, e chi è stato eletto sul territorio gli fa da megafono: tante promesse che non vengono mantenute. E questo sarebbe il nuovo? Siamo tornati al centralismo, le autonomie locali sono state annientate: ecco il vero obiettivo di questo governo.
Christian Borromini
Segretario provinciale della Lega Nord

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