In questi giorni, mentre le federazioni provinciali dei trasporti di CGIL, CISL e UIL attendono un riscontro dal Presidente della Provincia Della Bitta per fare il punto sulla questione relativa ai paventati tagli al trasporto pubblico locale, e mentre nelle nostre Valli risuona forte l'allarme, lanciato da alcuni amministratori locali che al taglio del trasporto pubblico associano la preoccupazione di una conseguente riduzione dei turisti, frequentatori delle nostre località montane, la FIT CISL di Sondrio pone in essere alcune considerazioni che potrebbero tradursi in domande specifiche da porre ai vertici istituzionali, provinciali e regionali, sulla tematica dei fondi da destinare al trasporto pubblico locale.
Una prima considerazione parte dalla seguente domanda: ma è proprio vero che la Regione è “costretta” a tagliare sul trasporto pubblico locale a seguito di apposita e perentoria normativa nazionale che imporrebbe, senza alcuna possibilità discrezionale, di tagliare su quel capitolo di spesa e non su un altro?
La domanda sarebbe legittima anche alla luce delle recenti affermazioni del Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini che, qualche giorno addietro, con riferimento ai tagli paventati per il trasporto pubblico locale in occasione del convegno “Mobilità e Infrastrutture in tempo di Expo”, ha testualmente affermato che:
“I tagli non riguarderanno Sanità e Trasporto Pubblico Locale. Saranno le Regioni a decidere il come, il dove e il quando, ma non ci saranno tagli alla persona”.
Il Viceministro ha poi aggiunto che il taglio sarebbe stato accompagnato da una norma da presentare all'interno del Consiglio dei Ministri attorno al periodo di Natale (dunque in questi giorni) riferita al trasporto pubblico locale, con la previsione dei cosiddetti “costi standard” (il costo dell'attività di TPL in condizioni di efficienza, efficacia e omogeneità: ossia, senza sprechi).
Dunque, alla luce delle dichiarazioni del Viceministro Nencini, sembrerebbe che la responsabilità per il taglio delle risorse al trasporto pubblico sia responsabilità propria della Regione, la quale potrebbe decidere di lasciare invariate le risorse sul TPL, contenendo, invece, altri capitoli di spesa diversi dal trasporto delle persone, magari, dove effettivamente sia ravvisabile uno spreco e non un servizio essenziale quale quello del TPL.
A questo punto il quadro del sistema di trasporto delle persone per la nostra Provincia si fa meno tetro! E' facile, infatti, ipotizzare un'istanza “vincente” da parte del nostro Presidente Della Bitta diretta ad evitare il paventato taglio sul trasporto pubblico locale, da rivolgere al Presidente Maroni che, discrezionalmente, può decidere di lasciare quantomeno invariate le risorse da destinare al sistema del nostro trasporto pubblico in coerenza, peraltro, con le affermazioni rilasciate dallo stesso Maroni nei giorni scorsi, in occasione di una sua visita in Valle , sulla volontà di concedere alla nostra Provincia ampi ambiti di autonomia.
Vederemo, dunque, se la coerenza avrà riscontro nei fatti. E attendiamo di essere convocati dal Presidente della Provincia per affrontare congiuntamente la vicenda.
FIT CISL Sondrio
Michele Fedele
Michele Fedele
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