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venerdì 19 dicembre 2014

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA: ECCO LE PRINCIPALI NOVITA'

Il 16 dicembre 2014 è stato firmato l'accordo che proroga per tutto il 2015 l'uso degli ammortizzatori sociali in deroga in Regione Lombardia.
Le principali novità che emergono riguardano:
  • la durata massima che ogni impresa può chiedere per la cassa in deroga nel 2015 che sarà di massimo 5 mesi e non oltre, i 5 mesi possono essere utilizzati con singoli accordi della durata minima di 30 giorni e massima di 90 giorni. Questa soluzione è stata adottata per permettere alle singole imprese di diluire e meglio mirare il ricorso agli ammortizzatori nel corso dell'anno, evitando che le stesse dovessero utilizzare i 5 mesi in blocco, consumandoli quasi tutti entro fine maggio 2015;
  • la cassa in deroga potrà essere chiesta solo dalle imprese iscritte alle camere di commercio, non è quindi più utilizzabile da datori di lavoro generici;
  • sale a 12 mesi il periodo di anzianità lavorativa del singolo lavoratore (lo scorso anno era di 8) per poter essere posto in cassa in deroga. I lavoratori beneficiari della cassa in deroga sono tutti quelli che finora la potevano utilizzare. Il solo cambiamento riguarda i somministrati, per i quali i 12 mesi di lavoro devono essere certificati dalla agenzia di somministrazione in cui si è in carico;
  • la mobilità in deroga in realtà non sarà più utilizzabile in modo diffuso in Lombardia. Le regole nazionali, ribadite in recenti circolari, la escludono per tutti i percettori di mobilità, Aspi e Miniaspi, rendendola quindi di fatto non più utilizzabile. Si tratta di un passo indietro problematico, visto la buona gestione fatta in questi anni, finalizzato ad anticipare le regole a regime dell'Aspi.
«Siamo riusciti a dare per tempo certezze a imprese e lavoratori non coperti dagli ammortizzatori tradizionali - dichiara Roberto Benaglia, segretario regionale Cisl Lombardia -.
L'accordo quindi è utile e positivo, perché prolunga uno strumento ancora necessario, anche se ci saremmo aspettati più coraggio dalla Regione nell'introdurre regole più flessibili e meno burocratiche, permettendo alle imprese di utilizzare meglio ed in modo più diluito i possibili 5 mesi.
E' anche negativo – aggiunge - che le regole nazionali escludono d'ora in poi per la Lombardia il ricorso alla mobilità in deroga che, in collegamento con l'Aspi, ci aveva permesso in questi anni di dare maggiori tutele ai lavoratori licenziati delle piccole imprese. O il governo con il Jobs Act sostituisce a breve la cassa in deroga con un nuovo sistema di ammortizzatori universali - conclude Benaglia - o non staremo con le mani in mano.
Come sindacato chiederemo di poter continuare oltre i 5 mesi a ricorrere alla deroga per chi ne ha ancora bisogno».

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