Qui da noi, tra le Alpi Retiche e le Orobie, se parliamo della Banca Popolare di Sondrio non possiamo ignorare colui che, sino a ieri, rivestiva la carica di Presidente della Banca stessa. Non possiamo disgiungere l’instancabile Presidente Melazzini da un uomo di chiesa lombardo che gli è amico e che da alcuni anni ricopre l’alta carica di responsabile, in Vaticano e nel mondo, del Pontificio Consiglio per la Cultura. Il Cardinale Ravasi, Sua Eminenza, da anni conosce la nostra valle, in particolare quel palazzo e quella sala che per la decima volta l’ha visto insuperabile oratore.
Sì perché il 15 dicembre scorso, Sua Eminenza, ha tenuto una conferenza dal titolo “Comunicare la Fede nell’era Internet”. Anche se un po’ acciaccato per i numerosi anni che ho sulle spalle non ho voluto mancare all’appuntamento. Credo di non aver perso un incontro a Sondrio con colui che di materia grigia ne ha da vendere, che dalla Cultura e dall’Arte ne è posseduto. Credo non sia facile trovare su questo nostro pianeta un secondo Ravasi.
L’argomento dell’ultima sua conferenza non era di facile trattazione. Nonostante ciò il Cardinale non ha balbettato, ci ha fatto intravedere una luce in fondo al tunnel della crisi, ha dato una speranza a noi mortali. Penso che solo una richiesta di aiuto a Colui che sta nei cieli debba verificarsi da parte nostra, di noi granelli di sabbia nel deserto infinito.
Lasciando la sala a conferenza ultimata mi stavo aiutando con un bastone per sentirmi più sicuro nell’affrontare le scale che portano al piano terreno. Dopo aver sceso il primo gradino mi sono sentito sorreggere da una mano sconosciuta. “Sarà un effetto Ravasi” ho pensato “sarà la mano di qualche buon uomo rimasto scioccato dall’ascolto dell’alto prelato. Giunto a piano terreno ho guardato in viso l’uomo da ringraziare. Un volto sprizzante simpatia. “Sai chi devi ringraziare?” mi ha sussurrato la mia direttrice dei corsi all’Unitre tiranese “il Questore di Sondrio”.
Ritornando alla città abduana ho detto a Carla “Sarà stato un effetto Ravasi? No, ne sono certo, quell’atto è stato provocato dalla sensibilità dell’uomo di Governo”. Dott. Girolamo Fabiano, la ringrazio ed auguro a lei e famiglia, ai suoi collaboratori, un sereno 2015.
Giancarlo Bettini
Nessun commento:
Posta un commento