L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

venerdì 5 dicembre 2014

NUOVO IMPIANTO DI RISALITA A LIVIGNO: "DIAMO SPAZIO AI NUOVI INVESTIMENTI"

"L'Italia è un paese fermo, con gli investimenti in picchiata ed i consumi al palo. Se chiudiamo la porta agli investimenti privati che gli imprenditori, nonostante le difficoltà, sono disponibili a realizzare, la ripresa economica rimarrà un miraggio e il declino sarà inarrestabile".
Cristina Galbusera, Presidente di Confindustria Sondrio, interviene sulla vicenda dell'impianto di risalita che la società Mottolino intende realizzare nell'area della Vallaccia, a Livigno. Una questione che va analizzata considerando le caratteristiche dell'Alta Valtellina, un comprensorio dove l'economia è soprattutto turistica e in larga misura dipendente dalle infrastrutture a servizio degli sport invernali ed estivi.
Già oggi le località turistiche della provincia di Sondrio competono con fatica con le principali stazioni sciistiche dell'arco alpino. In Austria, Svizzera e Francia ci sono destinazioni turistiche con decine di chilometri di piste dove gli impianti sono collegati fra loro, da una valle all'altra, in modo efficiente per il turista-sciatore. In questi paesi l'imprenditoria privata e la pubblica amministrazione hanno operato fianco a fianco realizzando per tempo quegli investimenti strategici che oggi consentono di avere destinazioni turistiche di alto profilo capaci di attrarre viaggiatori da ogni angolo d'Europa e del mondo e generare un forte indotto economico a livello locale.
L'impianto Vallaccia è un investimento che Mottolino ha messo sul tavolo già da oltre 6 anni, un tempo inaccettabile per assumere decisioni imprenditoriali. Mentre i concorrenti dell'arco alpino sviluppano infrastrutture all'avanguardia, la Valtellina rimane ferma perché anche quei pochi investimenti che, con coraggio, alcuni operatori cercano di realizzare, trovano ostacoli enormi nella burocrazia del sistema Italia. Non solo, emergono anche ulteriori problemi per il fatto che la comunità locale non sempre si dimostra capace di condividere progetti evolutivi che inevitabilmente hanno un impatto sul territorio, ma generano in prospettiva benefici diffusi molto superiori.
Nel caso specifico dell’impianto Vallaccia non c'è ancora un via libera definitivo nonostante un provvedimento favorevole del Consiglio dei Ministri, arrivato peraltro dopo anni di faticose trafile burocratiche. Chi conosce il progetto, peraltro, può dare atto di come non sia prevista alcuna colata di cemento che rischi di deturpare l’area dove è prevista la realizzazione dell’impianto. L’auspicio di Confindustria Sondrio è che si prenda coscienza del fatto che ostacolare gli investimenti significa rinunciare a sviluppo economico e posti di lavoro per il territorio. Ogni attore coinvolto rifletta accuratamente sul tema e, soprattutto, si assuma le proprie responsabilità nei tempi dovuti.

Nessun commento:

Posta un commento