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mercoledì 24 dicembre 2014

SCARAMOUCHE

La mia personale opinione è che in questo inizio mese si stia creando un clima pesante, che tiri una brutta aria. Non mi riferisco alle condizioni atmosferiche, no, da quelle ci si può difendere, magari indossando sopra la maglietta bianca con la scritta "stop all'invasione" una bella felpa verde con la scritta "Emilia" (e aspettiamo ansiosi l'inverno per contemplare la giacca a vento, magari viva Putin), mi riferisco ad un altro clima, quello sociale che, malgrado la stagione, si sta surriscaldando mica da ridere. Mi dà l'idea che certi fantasmi che si pensavano chiusi in soffitta stiano riprendendo corpo. Come la totale incertezza nel futuro,una percezione pericolosa che crea angoscia, quindi rabbia e malcontento e istinto giustizialista, un vero e proprio nettare per certi movimenti e certi personaggi che ne cavalcano l'onda.
Ho come la sensazione che tutti quei giullari che solo un anno fà si proponevano come tanti Scaramouche di una nuova era di rinnovamento si stiano perdendo un pò per strada, vittime della loro stessa arroganza, superbia ma soprattutto inadeguatezza e incompetenza nell'affrontare temi concreti. Semplicemente non sanno cosa fare. In alcuni casi, tra viaggi aerei scroccati ed amicizie per lo meno equivoche, più che nuovo che avanza mi sembra il vecchio che persevera. Giorni fa un sottosegretario di governo ha elogiato le occupazioni degli istituti scolastici ed ha dichiarato che la sua "formazione politica" è avvenuta proprio grazie alle occupazioni nelle scuole. Mi verrebbe da dire a questo sottosegretario che se la sua formazione politica è questa forse sarebbe meglio, per lui e per noi cittadini, che se ne stesse a casa sua e cambiasse lavoro. Persino una persona molto "caciarosa", è vero, ma per bene come il leader della Fiom è restato vittima del suo stesso ego e di un ingranaggio mediatico che ti coinvolge tuo malgrado, rilasciando dichiarazioni quantomeno inopportune, salvo poi rettificare poco dopo, ma oramai ciò che è detto è detto, soprattutto da un personaggio pubblico con determinate ambizioni. Ecco, se ci sono cose insopportabili sono l'ipocrisia e l'arroganza di sentirsi liberi di dire di tutto solo perchè si ha la possibilità di smentirsi o correggersi il giorno dopo. Questo è segno di menefreghismo nei confronti di chi ti ascolta e questo alla gente non piace, o, perlomeno a me non piace, ma purtroppo capita sempre più spesso: è un costume tutto italiano.
Comunque, a mio avviso, l'aria è molto pesante, e la debacle (in fatto di partecipazione) delle elezioni regionali in Emilia e Calabria è la dimostrazione che questa politica da ciarlatani da talk show non ipnotizza più nessuno, anzi, quasi irrita. Naturalmente, come c'era da aspettarsi, ora si và cianciando sia di quà che di là che "queste elezioni non sono un vero test per il governo", il premier ha persino dichiarato che "l'affluenza alle urne è un problema secondario", salvo poi cambiare diametralmente opinione la settimana dopo alla faccia della coerenza. Bè, sì, lui certo non è lì dove si trova grazie all'affluenza! Oramai i governi non li eleggiamo più noi cittadini ma li nomina direttamente il Capo dello Stato (che non nominiamo noi), il parlamento per metà diventerà un raduno di esodati da consigli comunali o provinciali o regionali e per l'altra metà è occupato da persone (talune anche discutibili) messe lì dalle segreterie dei partiti e non certo da noi, i presidenti delle province non li nominiamo più noi, ci manca solo che i sindaci ce li mandi direttamente la Divina Provvidenza che poi la nostra scheda elettorale possiamo prenderla, incorniciarla ed attaccarla al muro o al limite farne dei filtri per le sigarette.
Lui, il premier, assieme alla ministra più sexi d'Italia, ha dichiarato che queste elezioni sono un netto 2 a 0 portato a casa nei confronti degli avversari. A mio modesto parere questo è solo un misero 1 a 0 della disaffezione contro la politica, un 1 a 0 della diffidenza contro l'opportunismo, un 1 a 0 della stanchezza contro la corruzione, l'incapacità e l'arroganza. Comunque ,il loro partito, pur avendo perso quasi un milione di elettori in pochi mesi, ha vinto in tutte e due le regioni (ha vincicchiato, direi, ma non è corretto); sempre che il 60% dei voti sul 40% dei votanti sia una vittoria. Certo, se lui continua di questo passo tra poco resterà l'unico iscritto, così potrà finalmente dire di avere il 100% .
Persino il Presidente della Repubblica, che in fatto di sproloqui ulimamente non si tira certo indietro,l'ha definito un "banditore di smisurate speranze". Anzichè occuparsi di vere priorità per il Paese, tipo aiuti alle aziende in crisi, o all'agricoltura, che è un settore portante per noi, ma in uno stato di totale abbandono a se stesso, ad una vera riforma della giustizia o a leggi serie su riciclagio ed evasione fiscale (non una "porcata" come quella votata giorni fa, che più che dissuadere mi pare che inciti a mantenere lo status quo), tanto per citarne alcune, si accanisce da quasi un anno su questioni che anche il filosofo Cacciari definisce puramente ideologiche e di scarsa rilevanza pratica, come l'articolo 18 o la riforma delle province che è un vero casino o la riforma della costituzione che forse, visto gli esperti di cui dispone il governo, è meglio lasciare così com'è. Il famoso job act in questi giorni stà diventando legge e, malgrado esperti economisti ritengano che per vederne gli effetti bisogni attendere almeno 2 anni, per lo meno un passo è stato fatto.
Il Cavaliere , da parte sua, sta navigando verso consensi più o meno simili all'altezza dei Paesi Bassi sul livello del mare. A guardarlo in tv fa proprio tenerezza, sembra un pupazzo di gelatina ricoperto di fard; si ha quasi l'impressione che debba squagliarsi ad ogni minimo movimento; forse sarebbe più utile per lui e per tutti noi che restasse fermo e non muovesse la bocca. Un giorno elogia il Nazareno, il giorno dopo minaccia di stracciarlo, il giorno dopo ancora magari non si ricorda cosa sia, ma nel frattempo maneggia sottobanco con il suo allievo toscano, e non giocano a carte, ma parlano di riforma della giustizia e di leggi anticorruzione ed i risultati sono lì da vedere. Ora che ha terminato lo stage a Cesano Boscone ed è di nuovo candido come un giglio(ahi); potrebbe tornare in auge magari come Capo dello Stato, o consigliere personale del Papa o factotum nella dacia di Putin. Nel frattempo, tanto per tenersi in allenamento, ha ripreso a recitare la solita litania pre elettorale, come se noi Italiani non l'avessimo già incisa a memoria sul disco fisso del nostro cervello: "Noi cancelleremo le tasse ai pensionati, Noi toglieremo le tasse agli anziani, Noi abbasseremo le tasse ai lavoratori dipendenti, Noi porteremo l'aliquota unica al 20%". Noi, lui dice noi, ma è davvero convinto che ci siano ancora le massaie di Voghera ad ascoltarlo estasiate nelle sue performance da Vespa? O forse per "noi" intende lui, il relatore del Nazareno, Vespa e qualche giocatore del Milan?
Grillo ormai sembra in preda a delirio di onnipotenza, lancia i suoi diktat un giorno sì e l'altro pure, mentre tanti esponenti del suo movimento si sbattono seriamente per cercare di avvicinare il più possibile le Istituzioni al cittadino, lui espelle parlamentari attraverso processi mediatici senza diritto di difesa nè di appello, se la prende con il mondo intero, insomma fà di tutto tranne che ciò per cui si è proposto agli italiani, cioè contribuire seriamente alle riforme in questo Paese. Nei suoi comizi urla talmente forte che alla fine è stremato, sembra il famoso Maestro Enfisema di Striscia la Notizia. A furia di espulsioni via web e defezioni mi sà tanto che tra poco anche lui si ritroverà solo con l'unico supporto morale del suo amico guru ormai un pò in crisi mistica pure lui. Il grande comico nazionale dice di essere un pò "stanchino", beh, forse è meglio che si ritiri un'attimino a riposare in una delle sue tante case in Italia o in Costa Azzurra o dovunque esse siano ubicate e lasci lavorare in pace chi magari oggi ci crede più di lui.
A quanto pare tra tutti i figuranti in gioco l'unico che può festeggiare veramente di questi tempi è lui, il grande mattatore di tutti gli show televisivi, la nuova iperbole della politica italiana, che diserta Bruxelles ma non disdegna Ballarò, che dopo i cori "senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i Napoletani" e stronzate simili, ora dichiara teneramente di cercare consensi anche al sud," le parole devono unire non dividere" dichiara. Beh, detto da lui... Il suo movimento guadagna consensi ovunque e lui per festeggiare si concede una gita a Parigi a trovare i suoi amici di Fronte Nationel. Oramai si propone in pubblico con una costanza e perseveranza che è inferiore soltanto a quella di chi lo stà a guardare tutte le sere. Certo, dice, non possiamo proporci al sud come Lega Nord, dovremo trovare altri approcci. Questo parvenu della politica italiana, che si crede il salvatore della Patria, ma che non è altro che uno dei tanti "fancazzisti"(come dice il direttore del Fatto Quotidiano) che popolano lo scenario poltico ,che in vent'anni di partecipazione alla vita pubblica ("tutto tempo da borghese perso a coltivar ninfee, senza mai capire gli uomini e le idee") è riuscito a sistemare mogli, ex mogli, amici, parenti in posti pubblici, ha dei punti di riferimento (da Casa Pound ai fascistoni di Marine LePen) che sinceramente mi inquietano un tantino. Da consigliere comunale a Milano ad europarlamentare ed ora sponsorizzato nientemeno che dal Cavaliere come nuovo leader della destra, la sua escalethion è davvero notevole. Sono lontani i tempi di "Napoli merda" e delle ampolle di acqua del Pò; ora uno dei suoi motti è "viva il Vesuvio". Questa è la sua linea di condotta. Questa si chiama coerenza!
Sì, coerenza la sua, come quella del suo amico un pò grassottello che quando indossa la maglietta verde mi sembra Shrek con gli occhiali, quello che qualche anno fà voleva usare il tricolore come carta igienica e si lamentava perchè l'asta era troppo debole per essere usata come spranga; sì, proprio quello che poche settimane fa sfilava per le strade di Roma in mezzo a mille bandiere italiane ed ai suoi amici simpatici di Casa Pound. Davvero una bella coppia. Ma è l'ultima trovata del segretario padano (a parte le raccapriccianti foto di nudo sulle quali non posso esprimermi) a lasciarmi basito: ha parlato di Putin, l'ha elogiato, l'ha definito una "vera diga contro il mondo islamico". Sì, proprio quel Putin, l'antieuropeismo espresso alla massima potenza, quel galantuomo che sta "finanziando" movimenti illiberali ed anti UE in mezza Europa, come quello dell'amica Marine in Francia o quelli in Inghilterra o nei paesi scandinavi e che ha già contattato anche il Nostro che ha dichiarato che se dovessero arrivare dei contributi "non sarebbero disdegnati". Movimenti che navigano sull'onda del malcontento e della stanchezza delle persone.
Quel Putin nemico del suo popolo ed amico degli oligarchi ovunque essi siano che da anni ricatta mezza Europa con la questione del gas e dei gasdotti e che sembra non voler porre alcun freno alle sue mire espansionistiche. Come è bizzarra la storia; anni fà l'URSS foraggiava i partiti comunisti al di quà della Cortina di ferro e Nikita Chruscev (che non era propriamente una mammola) diceva che "l'opposizione è necessaria e la critica fà bene a tutti". Oggi la nuova Russia foraggia movimenti che a mio avviso hanno poco o nulla di democratico (non che il PCUS fosse un nido di passerotti, questo è chiaro). Cambiano i fattori, ma il prodotto è sempre quello; soldi in cambio di propaganda. Mi scusi, signor segretario della Lega, io non ho nulla di personale contro di lei, ma lei è un personaggio pubblico con determinate ambizioni ed io ci tengo a chiederglelo: lei sà chi veramente è Vladimir Putin? Sì, lo sò che lei è stato a Mosca, ma ha perlomeno la più pallida idea di chi sia questo tiranno , questo ex capo del KGB che da quando è arrivato al potere a Mosca non ha fatto altro che scatenare guerre etniche con la scusa della lotta al terrorismo, non ha fatto altro che intimidire i suoi stessi concittadini, rinchiudere o anche eliminare di fatto chiunque non la veda o non la pensi come lui? Parliamo di giornalisti, attivisti per i diritti civili, avversari politici o anche solo persone qualunque con l'unica colpa di avere un minimo di coscienza civile ed il coraggio di criticarlo pubblicamente. Ha instaurato un sistema di repressione che solo chi ha vissuto ai tempi di Stalin e Berija può ricordare (se c'è ancora qualcuno in vita). Perchè se non ha le idee sufficientemente chiare potrei consigliarle, prima di accettare qualsivoglia contributo da lui con le conseguenze che ne deriverebbero, di leggersi almeno i libri della giornalista Anna Politkowskaja, uccisa a Mosca 8 anni fa non si sà ancora per ordine di chi, ma i sospetti sono veramente forti. Oppure i libri di Alexandre Litwinenko, l'ex membro del KGB avvelenato a Londra pochi anni dopo. O perlomeno di andare a controllare il numero di persone scomparse nel nulla in Russia dal 1999 ad oggi, o il numero di crimini perpetrati in maniera del tutto arbitraria dalla Polizia (anche solo quella di Mosca) nello stesso arco di anni. Le assicuro che lei e i suoi colleghi "amici di Putin" restereste stupiti, il lupo perde il pelo...
Eh sì, l'aria è davvero pesante, la sfiducia nelle istituzioni sta raggiungendo livelli di guardia e certo le cronache degli ultimi giorni non aiutano, anzi! C'è da dire però che un record anche quest'anno l'abbiamo raggiunto, uno di quei record di cui ultimamente noi siamo molto forniti, cioè quelli negativi. Siamo i primi in classifica in tutto il continente in quanto a livelli di corruzione, certo, a pari merito con Grecia e Bulgaria, ma se ci impegniamo ce la possiamo fare a fregarli. E non è una statistica di Pagnoncelli (con tutto il rispetto), ma di Trasparency International, un'agenzia di valutazione a livello mondiale. Abbiamo battuto Turkia, Arabia Saudita, Kuwait e Sudafrica, davanti a noi Montenegro e altri 68 paesi, ma ora, considerato ciò che si sta scoperchiando in questi giorni nella capitale abbiamo ottime possibilità di risalire la classifica. Va bene, diciamo Roma ma potremmo dire Milano, Venezia, Reggio Calabria e via di suguito. Fatto stà che questa volta la situazione è davvero trasversale, per cui forse riusciremo a risparmiarci almeno la manfrina del "guarda come siete brutti voi e come siamo puliti noi".
Per il resto che dire? Più di 50 anni fa un noto settimanale alle sue prime uscite titolava in copertina: "Capitale corrotta Paese infetto"; più di 20 anni fà il Procuratore di Palermo Gian Carlo Caselli ed i suoi colleghi nelle loro inchieste mettevano in guardia su possibili connessioni "politico affaristiche massonico istituzionali" tra la mafia (cosa nostra) ed i centri del potere. Non è successo praticamente nulla sul lato giudiziario da allora, ma è successo molto dall'altra parte, quella criminale. Ormai queste non sono più possibili connessioni, questo è "il sistema". Quì c'è dentro di tutto; da ex terroristi di destra ad assassini ex di sinistra, dalla banda della Magliana a sindaci e politici di ogni parte, da aziende pubbliche o private alle coop, dall'ignobile sfruttamento dell'immigrazione e dei Rom all'ancor più ignobile speculazione sugli aiuti umanitari, dalle "ndrine" con la loro coca all'alta borghesia, calciatori, comici, sguerci, gobbi e chi più ne ha più ne metta; una vera e propria combriccola di delinquenti di ogni colore che aveva (ed ha tutt'ora) accesso ai palazzi del potere e voce in capitolo su tutto; appalti pubblici, metropolitane, strade ,monnezza, i buchi neri delle partecipate e delle varie cooperative, enormi cloache dove finisce parecchio denaro pubblico e dove grazie alla consuetudine del voto di scambio vanno a finire parecchi amici, parenti, conoscenti ,insomma persone che non dovrebbero stare lì. Fatti i conti,un vero e proprio pacchetto regalo natalizio "all inclusive", un ulteriore biglietto da visita per l'Expo del prossimo anno, se mai ce ne fosse stato bisogno.
Il nostro rottamatore-Scaramouche in questi mesi ha spaccato, diviso, cincischiato, ma mi sembra che le mele marce siano sempre lì al loro posto.Si è solo agli inizi, ma già il 90% degli inquisiti ha dichiarato di essere all'oscuro di tutto, compreso l'ex sindaco, neanche fosse vissuto nelle catacombe per tutto il tempo del suo mandato. Qualcuno parla di azzerare la Giunta Comunale (che forse ha meno colpe di chiunque altro) e rifare le elezioni con "liste pulite". Scusate, ma mi scappa quasi da ridere; ma dove si pensa di andare a trovare in Italia altre "persone pulite" nell'ambito della politica? Forse potremmo ingaggiarle all'estero come facciamo con i calciatori. Ho come la vaga idea che qui la prescrizione alla fine la faccia ancora da padrona. Di leggi speciali, provvedimenti urgenti, pene severe ecc. si parla da anni, se ne discute fino alla noia, ma poi tutto si perde nel nulla. Certamente, a mio avviso, questa è un'occasione d'oro per i 5 Stelle, sempre che riescano a cogliere l'attimo ed a liberarsi del peso ingombrante del loro capo e della sua insulsa demagogia.
Insomma, la morale della favola è che la nostra classe politica in un modo o nell'altro trova sempre il sistema per umiliare i suoi cittadini, milioni di persone che si sbattono tutto il giorno per titar fuori questo paese dalla melma e si trovano di fronte una banda di ladri e parassiti che pensano solo a se stessi ed alle loro tasche. E, nel frattempo le agenzie di controllo economico continuano a declassarci, ma di questo parleremo un'altra volta.
Rossi Mauro 59
Tirano
P.S. la poesia di natale per il Premier
"Non puoi chiedermi se un giorno cambierà,
comincia a fare qualcosa e cambierà,
tu scappi e ti nascondi e non si fà, 
tu vivi i tuoi compromessi e non si fà,
non è più tempo di sogni
bisogna dare di più, di più di più..."

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