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sabato 31 gennaio 2015

CASO SERBATOI: "MULTE NON ANCORA ANNULLATE, IL GOVERNO LATITA"

“Siamo molto preoccupati perché i mesi trascorrono e il governo non ha dato le risposte promesse ai nostri autotrasportatori per risolvere la questione dei serbatoi non omologati: le multe non sono state annullate e la vicenda non è stata chiarita”.
Così il senatore Jonny Crosio che ha presentato un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, per sollecitarli a risolvere una questione che si trascina da mesi. Due le richieste esplicite: emettere una nota esplicativa che definisca il ‘serbatoio normale’, sospendere il pagamento delle sanzioni. Il senatore valtellinese, facendosi interprete delle preoccupazioni degli operatori locali, puniti in maniera retroattiva pur avendo regolarmente dichiarato l’acquisto di carburante nella zona extradoganale di Livigno secondo le prescrizioni di legge, già nel luglio scorso aveva presentato un’interrogazione e, a novembre, in sede di discussione del decreto Sblocca Italia, in una riunione congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente del Senato, aveva presentato un ordine del giorno approvato all’unanimità.
Nel frattempo era giunta notizia di una sentenza della Corte di giustizia europea che, in un caso analogo, aveva dato ragione agli autotrasportatori tedeschi che avevano acquistato carburante in Olanda e che erano stati multati per i serbatoi non omologati. Ora la nuova iniziativa perché la questione è ancora aperta.
Il governo - ricorda il senatore Crosio - si era impegnato a trovare una soluzione ed erano seguite le rassicurazioni di esponenti della maggioranza, ma i mesi passano e non succede niente, mentre gli autotrasportatori devono pagare multe ingenti che mettono a rischio la sopravvivenza di moltissime piccole imprese del settore. È inaccettabile che chi ha operato secondo la legge si veda punito perché non vi è chiarezza nella normativa. Questa è la cattiva burocrazia che impedisce all’Italia di crescere e di svilupparsi: il governo ha il dovere di risolvere la questione, nel rispetto di chi, tra mille difficoltà, continua a fare impresa. La Lega Nord non demorde con l’impegno del segretario federale Salvini a difendere chi lavora”.

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