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sabato 24 gennaio 2015

CONCESSIONI IDROELETTRICHE: "CRITICITÀ DA AFFRONTARE E SUPERARE"

"Ringrazio il presidente Maroni per la grande attenzione al nostro territorio, oggi (ieri, Ndr) ci sono stati quasi tutti i sindaci, che rappresentano una popolazione che ha molte attese nel vedersi riconoscere come 'speciale'". Lo ha detto il sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio e le Istituzioni regionali, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina, Quattro motori per l'Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo, intervenendo all'assemblea dei sindaci della provincia di Sondrio, ai quali è stata illustrata la proposta di legge approvata dalla Giunta regionale relativa al riordino delle province in attuazione della Legge Delrio.
"Abbiamo avviato un percorso: nella nostra proposta di legge - ha spiegato Parolo - c'è il riconoscimento di alcune funzioni che vengono lasciate alla Provincia di Sondrio, come caccia agricoltura e pesca, che nelle altre province vengono riportate alla Regione".
"Soprattutto voglio rimarcare - ha aggiunto - la vicenda delle grandi concessioni idroelettriche, che, nostro malgrado, non produce immediati benefici sul bilancio, così come desidereremmo. Nel momento in cui lo Stato dovesse mettere le Regioni in condizioni di fare le gare, in questo caso sarebbe la stessa Provincia di Sondrio a gestirle, determinando quali saranno i vantaggi per il territorio".
"Anche qui - ha detto con forza Parolo - resta un punto di domanda che, di fatto, è una criticità: nella riforma del Senato e del Titolo V tutte e 17 le materie che erano concorrenti tra Stato e Regione torneranno di esclusiva competenza dello Stato. Tra queste c'è anche l'energia. Quindi le gare che, a Costituzione vigente, spetterebbero alla Regione e che Regione Lombardia, con questa
nostra proposta di legge, trasferisce alla Provincia di Sondrio, verrebbero automaticamente gestite dallo Stato".
"Regione Lombardia - ha concluso Parolo - ha fatto tutto ciò che poteva fare, avviando un percorso concreto di vera autonomia finanziaria e garantendo la sopravvivenza alla Provincia, che, in caso contrario, come ha detto il presidente Maroni, non avrebbe avuto più una voce".
(Ln)

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