Lunedì scorso in Camera di commercio si è tenuta una riunione delle segherie aderenti al Consorzio Segherie Alta Lombardia, presieduto da Guglielmo Bianchi, con vice presidente Monica Mariana. La riunione, a cui hanno partecipato i titolari delle segherie associate insieme ai vertici del Consorzio e della Camera di commercio, il Presidente Emanuele Bertolini ed il Segretario Generale Marco Bonat, è stata convocata dal consorzio con la collaborazione della Camera di commercio per esaminare la grave situazione venutasi a determinare a seguito dell’improvvisa impennata dei costi di approvvigionamento del legname dalla vicina Svizzera, a seguito della rivalutazione del franco.
L’incremento dei costi del legname, pari al 20%, vista l’incidenza della materia prima sui costi di produzione, si traduce in un incremento secco stimato fra il 12 % e il 15%, a seconda delle produzioni. Tale dinamica risulta difficilmente sostenibile per le imprese, visti i margini disponibili, sia nel breve che nel medio e lungo termine, considerato che il legname acquistato in Svizzera dalle nostre segherie è pari a circa 133.000 mc annui (dati 2014), su un totale di 190.000 mc di fabbisogno totale.
La situazione del comparto, peraltro già negativamente influenzata dall’andamento economico generale e delle costruzioni in particolare, induce una forte preoccupazione negli operatori. All’interno della filiera bosco/legno, il comparto delle segherie è rappresentato da 22 aziende a cui fanno riferimento 250 addetti, con una produzione di circa 130.000 mc, pari al 13-15% del totale a livello nazionale, con un fatturato annuo di circa 45 milioni. Non secondario è inoltre il contributo delle segherie in termini di biomassa da impiegare per la produzione di energia, stimato 230.000 metri steri. Intorno all’attività delle segherie si genera inoltre un notevole indotto, fra il quale è da evidenziare quello derivante per il settore dell’autotrasporto, stimato in circa 3 milioni annui.
Unanime è risultata la considerazione dell’importanza di insistere ulteriormente nella direzione di un maggiore utilizzo delle risorse locali, cioè del legname proveniente dai boschi valtellinesi, che attualmente contribuisce per circa 50.000 mc annui al fabbisogno delle segherie provinciali.
In tal senso è stata condivisa la scelta di richiedere il rifinanziamento del bando di contributi realizzato dalla Camera di commercio nel 2014 per sostenere il taglio di legname da opera dai nostri boschi. Al riguardo, si rammenta che grazie all’intervento della Camera di commercio, nel 2014 è stato incentivato il taglio di 21.000 mc con l’erogazione di circa 300.000 € di contributi alle imprese boschive.
Le segherie torneranno a riunirsi lunedì prossimo, sempre in Camera di commercio, per aggiornare le valutazioni e per incontrare i rappresentanti delle imprese boschive che operano in provincia di Sondrio.
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