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sabato 24 gennaio 2015

"LE NOSTRE BANCHE AGLI STRANIERI? NON LO PERMETTEREMO"

Il governo Renzi ha sferrato l’ennesimo attacco ai territori e all’identità locale: dopo l’annientamento delle Province ora tocca al simbolo economico della nostra valle, le banche. Un’altra conferma, anche se non ne avevamo bisogno, della volontà di sopprimerci e di omologarci, ma la Lega Nord non starà a guardare perché le banche popolari fanno parte della nostra storia, economica e sociale. Nel pieno spirito mutualistico che le contraddistingue in oltre un secolo hanno guidato lo sviluppo di Valtellina e Valchiavenna sostenendo le imprese e le famiglie.
I clienti sono in larghissima maggioranza anche soci: hanno avuto fiducia dalle banche locali e l’hanno ricambiata scegliendo di investire i propri risparmi. Tutta la nostra economia gira attorno alle banche locali che, nonostante negli anni si siano ingrandite e ampliate, hanno mantenuto mente e cuore in Valtellina. Nei grandi progetti come nelle iniziative promosse dal territorio, le nostre banche ci sono sempre, non fanno mancare né la vicinanza né il sostegno economico.
Sono una certezza fra le tante incertezze di questi tempi e non siamo disposti a rinunciarvi perché qualcuno a Roma vuole salvare altre banche malgestite. Le nostre invece sono virtuose e hanno dimostrato di essere in grado di reggere i contraccolpi del mercato: in questi anni si sono rafforzate per adeguarsi alla nuova realtà creditizia, e non è casuale che quasi tutti i valtellinesi e i valachiavennaschi continuino ad accordare la loro preferenza agli istituti locali nonostante la presenza di altri gruppi bancari.
Come Lega Nord siamo preoccupati per le ripercussioni di questo scellerato provvedimento: che ne sarà della nostra valle, delle imprese e delle famiglie se arrivasse una grande banca estera a scalare le nostre popolari? Perché questo succederà, è bene saperlo: se saremo fortunati potranno arrivare tedeschi o inglesi, nella peggiore delle ipotesi cinesi. Chiunque arriverà taglierà l’occupazione sia interna che esterna perché non si servirà più dei fornitori locali, ne risentiranno le imprese come le famiglie per finanziamenti e mutui. Tutta la nostra economia ne sarà sconvolta. Sono previsioni facili da fare, confermate da quanto è già avvenuto in altri contesti.
Come Lega Nord siamo sempre dalla parte del territorio e per il futuro di Valtellina e Valchiavenna faremo di tutto per evitare che il provvedimento deciso in tutta fretta da Renzi diventi legge.
Christian Borromini

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