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venerdì 30 gennaio 2015

L’ODISSEA DELLA TANGENZIALE DI TIRANO

Con piacere ho letto la risposta del Sindaco al mio attacco sulla tangenziale tiranese. Sarò franco nello scrivere, franco come il nome che porta il primo cittadino e per il quale nutro stima anche se, per me, quella sua uscita bonacciona sulla infrastruttura, visti i comportamenti dei nostri capoccia, doveva contenere qualche dubbio su quanto ipotizzato dai politici.
Mi tolgo subito un sassolino dalla scarpa. In data 5 gennaio 2014 avevo scritto “Tirano non deve aiutare nello snellimento del traffico vacanziero”. Proteste sono pervenute sul comportamento del Comune di Tirano, proteste per non aver “allestito il salvagente” in vista dell’intasamento dei mezzi dei vacanzieri. Proteste provenienti da Bormio, da Livigno e condivise anche dai neo eletti della Comunità Montana tiranese. A questi ultimi suggerisco di pensare prima di sparare. Le Comunità Montane, per chi scrive, sono Enti inutili, da sopprimere. Chi ha commesso la fesseria della eliminazione delle Provincie ha già ricevuto la mia disistima. A mio avviso il binomio giusto sarebbe stato Provincie-Comuni. La nostra Comunità Montana, nel suo accusare il mancato aiuto sulla viabilità, non ha capito che la sopportazione dei tiranesi al passaggio del traffico sta per esplodere, che può succedere di tutto. Ai lamenti dei bormini e dei livignasci è meglio non dare risposta, non la meritano.
Veniamo all’odissea della tangenziale di Tirano. Ho il vizio di conservare i fogli dei giornali che riportano notizie della nostra provincia. Questi fogli li ho qui davanti ed il riportarne totalmente il loro contenuto richiederebbe spazio che il giornale non può concedermi. Perciò mi limiterò a scrivere, ad affermare che i nostri politici nel farci credere fandonie, menzogne, sono maestri.
La rinuncia mia al riportare dette menzogne deriva anche dalle notizie apprese dalla stampa odierna (28 gennaio 2015). I nostri politici, le persone che contano in Valtellina sono state convocate a Roma per discutere sulla tangenziale di Tirano. Trattengo il vomito, cerco di dimenticare le false promesse riportate nella frase “…l’inizio dei lavori per la realizzazione delle tangenziali di Morbegno e di Tirano dovranno iniziare contemporaneamente”. Richiedo però al mio Sindaco, visto che la legge me lo permette e l’Anas conosce che parte del finanziamento della tangenziale è nostro, di rispondere su questo giornale a quanto segue:
  1. Quale è l’importo del ribasso praticato dalla ditta che ha appaltato i lavori della tangenziale di Morbegno?
  2. Quel ribasso, come dal Sindaco comunicato a chi scrive, verrà destinato alla tangenziale di Tirano?
  3. Dalla spedizione romana sopra accennata probabilmente risulterà che occorreranno due anni, sino al 1917, per le pratiche burocratiche preparatorie e necessarie per l’inizio dei lavori. Constatato che le prese in giro relative alla nostra infrastruttura sono state numerose e che parte della tangenziale è pagata da noi, è possibile fare accorciare i tempi della burocrazia?
  4. E’ possibile visionare i documenti da parte di un professionista?
In attesa di quanto richiesto auguro a tutti i componenti della spedizione romana buon viaggio. La convocazione è per i primi giorni del mese di febbraio. Che la città, sede della cloaca massima, non vi faccia rientrare a mani vuote.
Giancarlo Bettini

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