Dopo l'invito a tutti i sindaci di Valtellina e Valchiavenna al dialogo e alla compattezza, il presidente della Provincia, Luca Della Bitta, entra nel merito di alcune novità previste dal recente progetto di legge approvato dalla Giunta regionale, un progetto - ricordiamo - il cui obiettivo sarà quello di garantire all'ente locale maggiore autonomia nonché le adeguate risorse per poterla esercitare.
Uno dei temi inseriti nel progetto di legge è quello relativo alla gestione del trasporto pubblico locale che ad oggi incide sul bilancio provinciale per un importo pari a circa 6 milioni e 300mila euro. Una voce consistente per un servizio quanto mai vitale per una provincia alpina.
Da tempo era previsto che Sondrio, Como, Lecco e Varese costituissero un'unica agenzia per l'erogazione del Tpl. La Provincia di Sondrio, però, si è sempre opposta a questa fusione ritenendola penalizzante per un territorio complesso e articolato come quello di Valtellina e Valchiavenna.
Una “resistenza” che oggi premia l'ente provinciale, ma soprattutto salva un servizio fondamentale per le comunità, piccole e grandi, della Valle nonché per le centinaia di migliaia di turisti che, lungo tutto l'arco dell'anno, scelgono le nostre località per trascorrervi le vacanze. Insomma, già negli anni scorsi, la Provincia ribadiva la propria specificità, sottolineando come per un territorio di montagna servissero provvedimenti diversi, ad hoc.
“Ebbene abbiamo avuto ragione - spiega il presidente Della Bitta - e oggi, grazie a questo progetto di legge, Valtellina e Valchiavenna avranno una loro azienda dedicata e autonoma dal resto delle province lombarde, un risultato raggiunto anche grazie all'ottimo modello di gestione da sempre proposto insieme alle aziende concessionarie. In tal senso - aggiunge il presidente - la Giunta regionale ha perfettamente recepito una delle richieste contenute nell'ultima delibera a firma di Massimo Sertori. Ora - prosegue Della Bitta - si dovrà lavorare per contenere i tagli previsti dal Governo Centrale, tagli sui quali non concordiamo poiché, per un territorio come il nostro significano, isolamento per le nostre piccole comunità, soprattutto le più decentrate, e disservizio per il turismo, settore fondamentale per la nostra economia.
Proseguiremo, forti di questo progetto di legge voluto dal presidente Maroni, anche per avere la garanzia di tutte le risorse economiche necessarie per mantenere l'attuale diritto alla mobilità per i nostri cittadini, i nostri studenti e i turisti”.
Nessun commento:
Posta un commento