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venerdì 30 gennaio 2015

REGOLE PIU' SEVERE PER LA REALIZZAZIONE DEI LUOGHI DI CULTO

Via libera con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza (contrari PD, Patto Civico e Movimento 5Stelle) al provvedimento che modifica la legge regionale urbanistica n°12 in relazione alla pianificazione dei luoghi di culto religiosi.
Rispetto al testo approvato in Commissione Territorio, in seguito a tre distinti emendamenti presentati dal relatore Anelli e dall’Assessore Viviana Beccalossi, è stata reintrodotta “la facoltà per i Comuni di indire referendum nel rispetto delle previsioni statutarie e dell’ordinamento statale”; le nuove realizzazioni di culto dovranno avere congruità non solo architettonica ma anche dimensionale con le caratteristiche del paesaggio lombardo così come individuate nei Piani Territoriali Regionali; per consentire ai Comuni la corretta applicazione delle disposizioni di questa legge, viene istituita e nominata con provvedimento di Giunta regionale una Consulta regionale per il rilascio di parere preventivo e obbligatorio.
Infine viene precisato che le nuove disposizioni approvate per la realizzazione di edifici di culto si applicano non solo agli Enti delle altre confessioni religiose che hanno stipulato un’intesa con lo Stato, ma anche a quelle confessioni religiose che abbiano presenza diffusa, organizzata e consistente a livello territoriale e un significativo insediamento nell’ambito del Comune interessato e i cui statuti esprimono chiaramente “il carattere religioso delle loro finalità istituzionali nel rispetto dei principi e dei valori della Costituzione”.
Altri requisiti richiesti sono l’installazione esterna di telecamere direttamente collegate con la Questura, la presenza di strade di collegamento e opere di urbanizzazione primaria adeguate, la presenza di aree destinate a parcheggio in misura almeno doppia rispetto alla superficie del pavimento dell’edificio di culto, distanze adeguate tra i diversi luoghi di culto e l’obbligo preventivo per i Comuni di procedere alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
In aula il consigliere regionale del M5S Eugenio Casalino, ha spiegato: “Nonostante i profili di incostituzionalità siano stati ammorbiditi all’ultimo minuto dalla maggioranza, quanto approvato dal consiglio regionale è un capolavoro di paranoia legislativa. Oltre che inutile, è un pasticcio urbanistico e legislativo che burocratizza all’inverosimile l’apertura di tutti i nuovi luoghi di culto invadendo competenze statali, ledendo liberta' costituzionali e ledendo l'autonomia dei Comuni che gia' avevano tutti gli strumenti urbanistici per discutere con la propria cittadinanza progetti di nuove attrezzature religiose.
Con questa legge la maggioranza criminalizza tutti i 420 mila musulmani che lavorano e risiedono regolarmente in Lombardia vendendo il mito che impedire nuove moschee significa avere piu' sicurezza. Come se impedire la costruzione di moschee regolari potesse fermare i terroristi. In Lombardia ci sono 700 centri di preghiera irregolari che la Lega vorrebbe costretti alle catacombe come i primi cristiani secoli fa. La sbornia propagandistica della Lega, contagiando tutta la maggioranza, produce mostri come questo provvedimento”.

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