In relazione alla notizia della chiusura dell'ufficio postale di Madonna di Tirano si è tenuto, ieri mattina, un incontro tra il Sindaco di Tirano Franco Spada e la dirigente provinciale di Poste Italiane Rossana Pecorari.
"In questa sede - ha spiegato il primo cittadino - ho rappresentato la totale contrarietà del Comune a processi di chiusura di uffici postali, censurando più che l'iniziativa, l'aspetto motivazionale ed i contenuti inesistenti della proposta: apprendere dai giornali e non da una proposta tramite un piano di razionalizzazione dei servizi appare poco rispettoso delle amministrazioni pubbliche e in contrasto con il protocollo d'intesa sottoscritto tra Anci e poste italiane nel 2002".
Nell'incontro, il Sindaco di Tirano ha rimarcato che Poste Italiane, seppur società privata, "dai cittadini e' da sempre considerata punto di riferimento familiare per tanti servizi necessari alla popolazione". Inoltre, la comunicata ipotesi di chiusura dell'ufficio di Madonna, con lo spostamento della logistica nell'ufficio centrale di Tirano, non potrà che aggravare la congestione già esistente:
- in prima battuta su Piazza Cavour, "gravando su aree e spazi pubblici di proprietà comunale",
- e poi sul ponte dell'Adda di Via delle Repubblica, definito dal Sindaco come "il collo di bottiglia del traffico" e vero punto nevralgico per la viabilità locale e provinciale.
In un'ottica di scarsa condivisione degli attuali progetti di Poste Italiane, il primo cittadino Franco Spada ha concordato con la dirigente di Poste Italiane che il Comune di Tirano formulerà alcune proposte "capaci di produrre investimenti e nuova occupazione sul territorio, vista la logistica e la posizione strategica di Tirano, anche in relazione al potenziale di mercato della vicina Svizzera".
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