L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

venerdì 13 febbraio 2015

CHIUSURA UFFICI POSTALI: "QUELLI DI MONTAGNA NON SARANNO TOCCATI"

Nei giorni scorsi ci siamo occupati della paventata decisione, da parte di Poste Italiane, di chiudere alcuni uffici postali della provincia di Sondrio, tra cui quello di Madonna di Tirano; fatto che aveva scatenato anche la reazione del Sindaco di Tirano Franco Spada.
Stamattina in Commissione Bilancio di Regione Lombardia, presieduta da Alessandro Colucci (NCD), si è svolta l’audizione dei rappresentanti lombardi di Poste Spa in merito al piano di riorganizzazione che prevede – come confermato dalle stesse Poste in Commissione - la chiusura di 65 uffici in Lombardia, tutti riguardanti piccoli paesi con meno di 5 mila abitanti, e al tempo stesso la funzionalità a giorni alterni per altri 120 sportelli.
Richiesta dal Vicepresidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), l’audizione, alla quale hanno assistito anche gli amministratori di alcuni comuni varesini (Brebbia, Gavirate e Cocquio Trevisago), ha messo a fuoco le problematiche che si potrebbero verificare sui territori nel caso il piano venisse attuato senza correttivi.
I rappresentanti regionali delle Poste (presenti Giovanni Bessi responsabile regionale della gestione operativa mercato privati, e Adriano Galassina, responsabile regionale recapiti) hanno confermato il progetto di riorganizzazione ma escluso che possa avere delle ripercussioni sull’occupazione. “Nessuno – hanno detto – perderà il posto”. “Non saranno toccati – hanno aggiunto poi – uffici postali rurali o di montagna. Il piano adegua l’offerta ma tiene fermo il principio della centralità del cittadino e della massima attenzione per le sue esigenze”.
Nel corso dell’audizione sono intervenuti il Vicepresidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), i commissari Enrico Brambilla, Luca Gaffuri e Fabio Pizzul del PD, Donatella Martinazzoli della Lega Nord, Stefano Buffagni ed Eugenio Casalino del Movimento 5 Stelle. Nell’audizionE, la Commissione ha posto più volte la necessità di coinvolgere i sindaci e gli amministratori prima di procedere al piano. “Prima di tagliare –ha detto Fabrizio Cecchetti – si devono coinvolgere i territori e percorrere strade alternative, come quello di tramutare le chiusure dei 61 uffici in aperture a giorni alterni”.
“La Commissione – ha detto il Presidente Alessandro Colucci – valuterà adesso le modalità d’intervento affinché il Consiglio regionale si possa esprimere con un atto di indirizzo chiaro. E’ nostra intenzione proporre soluzioni alternative per limitare i disagi, come ad esempio la messa a disposizione dei territori degli sportelli itineranti , poi caldeggiare un rapporto più diretto tra Poste e amministratori affinché si possano fare scelte condivise”.

Nessun commento:

Posta un commento