L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

venerdì 20 febbraio 2015

PARCO DELLO STELVIO, PAROLO: LAVORIAMO INSIEME, FARE POLEMICA E' INUTILE

Il comunicato del sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi, diffuso a mezzo stampa anche a nome di altri sindaci della Valcamonica, è completamente fuorviante rispetto al reale andamento dei fatti e delle scelte riguardanti il Parco dello Stelvio. Ricordo a Trabucchi e agli altri sindaci che la scelta di spacchettare il parco nasce da un accordo a livello di Governo romano tra Partito Democratico (PD) e Sud Tirol Wolkspartei (SVP). Rammento anche che inizialmente Regione Lombardia non è stata coinvolta e nemmeno considerata in tale scelta.
Grazie all'accordo romano fatto da PD e SVP, con la benedizione del governo Letta, era prevista un'intesa solo tra Stato e Province Autonome di Trento e Bolzano, estromettendo totalmente Regione Lombardia e dimenticandosi quindi di circa il 45% del territorio del parco. Voglio informare il distratto Trabucchi e gli altri Sindaci che nel 2013, anche grazie alla sensibilità del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Gianclaudio Bressa, Regione Lombardia (fatto assolutamente straordinario), ha richiesto ed ottenuto di partecipare alle riunioni dell'organo competente per decidere tutte le questioni riguardanti l'autonomia di Trento e Bolzano, la cosiddetta "Commissione dei 12".
In tale sede Regione Lombardia ha costruito l'assenso affinché la legge statale venisse modificata per autorizzare Regione Lombardia alla sottoscrizione dell'intesa con lo Stato, Trento e Bolzano. Legge che è stata quindi successivamente modificata alla fine del 2014. Regione Lombardia nell'intesa ha quindi voluto garantire l'unità del Parco Nazionale, la certezza delle risorse, una possibile soluzione per i dipendenti assunti senza concorso, chiedendo ed ottenendo altresì la piena autonomia gestionale della parte lombarda, da definirsi con legge regionale in pieno accordo con il territorio.
Agendo in tal senso, Regione Lombardia sul Parco dello Stelvio ha avuto il medesimo grado di autonomia e l’identica forza contrattuale di Trento e Bolzano e già questo credo dovrebbe bastare per far capire la portata storica della scelta. Grazie alla nuova legge sui fondi dei comuni confinanti, anche questa voluta fortemente da Regione Lombardia, abbiamo la possibilità di avere a disposizione ogni anno importanti fondi aggiuntivi. Potremo finalmente proporre progetti di sviluppo compatibile e di vera tutela ambientale. Infine, ricordo sempre allo smemorato Trabucchi, che nel comitato di coordinamento che garantisce l'unità dello Stelvio, parteciperanno anche tre rappresentanti dei sindaci.
In tutto questo percorso durato almeno due anni non ho mai, ripeto mai, ricevuto una sola richiesta di chiarimento o confronto da alcuno dei comuni che hanno partecipato al tardivo e francamente inutile (perché avvenuto il giorno dopo la firma dell'intesa) incontro di Bormio.
Alla luce dei fatti che ho descritto e che sono pronto a sostenere in ogni sede e confronto, appare perlomeno inverosimile imputare a Regione Lombardia, ed in particolare al sottoscritto, accuse di centralismo o trascuratezza delle istanze territoriali.
Rinnovo l'invito, anche a Ezio Trabucchi, a lavorare insieme. Abbiamo davanti una grande occasione per governare finalmente il Parco Nazionale dello Stelvio che ricordo, ad oggi, pur essendo istituito sin dal 1935, non ha nemmeno il piano regolatore di parco. Ci sono i soldi, abbiamo ottenuto le competenze dallo Stato ed è garantita l'unità del parco. Le condizioni ci sono tutte, sono certo che i sindaci, a partire da Ezio Trabucchi, che lavorano veramente per il territorio e non per interessi partitici o politici, non vorranno far mancare il loro prezioso contributo.
Il Sottosegretario alla Presidenza
Ugo Parolo

Nessun commento:

Posta un commento