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mercoledì 11 febbraio 2015

RISTOREXPO, IL VINO DI VALTELLINA SCEGLIE IL COUS-COUS

Alla 18^ edizione di Ristorexpo di Erba (CO) è tempo di audaci sperimentazioni per il Consorzio per la Tutela dei Vini di Valtellina, che sposa il connubio fra i suoi prestigiosi vini, prodotti con le uve selezionate del vitigno Nebbiolo, e un piatto di origine berbera, entrato a far parte della tradizione culinaria siciliana ai tempi della dominazione araba: il cous-cous.
Lunedì 16 febbraio, a Lariofiere, all'interno della rassegna enogastronomica dedicata alle eccellenze della ristorazione italiana e internazionale, la celebre chef Marilù Terrasi, del ristorante “Il Pocho” di Makari, frazione di San Vito Lo Capo, preparerà tre versioni del cous-cous con cui, lo scorso giugno, ha conquistato la giuria del Festival culturel de la création féminine di Algeri, una manifestazione all'insegna dello scambio interculturale fra i diversi Paesi del Mediterraneo.
Ad ogni portata, fra cui si prevedono il cous-cous di pesce alle essenze del mediterraneo, il cous-cous di maiale e verdure al finocchietto selvatico e il cous-cous dolce all'arancia speziata, sarà abbinato uno specifico vino di Valtellina, scelto in ossequio al principio dell'armonia dei sapori.
«L’accostamento fra il cous-cous di Marilù Terrasi e i vini di Valtellina potrebbe a prima vista sembrare azzardato, ma in realtà si tratta di un binomio naturale - dichiara Giovanni Ciceri, Presidente del centro espositivo Lariofiere -. Basti pensare ai vini dell’Etna, naturale accompagnamento di questa pietanza dai sapori mediterranei».
«Siamo giunti ormai alla nostra quarta partecipazione a Ristorexpo – commenta il Presidente del Consorzio, Mamete Prevostini – ed il messaggio forte che vogliamo far emergere è la straordinaria versatilità dei vini di Valtellina negli abbinamenti culinari. Il cous-cous di Marilù Terrasi ed il vino di Valtellina, oltre che sancire l’incontro tra culture così diverse, saranno la prova di quanto andiamo dicendo da tempo e che i vini delle ultime vendemmie dimostrano in maniera ancor più inequivocabile».

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