Grazie all'impegno di alcuni ragazzi torna a Mazzo di Valtellina, domenica 15 marzo alle ore 14.00, il tradizionale rito del "Ciamà l'erba". L'usanza, diffusa in tutta la Valtellina e la Valchiavenna, prevede che i bambini festanti percorrano strade e prati e producendo un gran rumore con i campanacci per risvegliare l'erba ed invitarla a ricrescere dopo il lungo torpore invernale.
"L'idea di organizzare "Ciamà l'erba - racconta Luca Caspani, 21enne di Mazzo - è nata casualmente e stranamente da Facebook. Una sera, scorrendo tra la varie notizie e post mi e' giunta all'occhio proprio questa scritta: "ciàma l'erba". La cosa mi ha fatto ripensare alla mia infanzia quando alle scuole elementari dedicavamo un giorno speciale a risvegliare la primavera.
Andando avanti con gli anni - spiega Luca - le nuove tecnologie hanno fatto dimenticare questa festa, così, insieme a Mara Pozzi, 23enne anche lei di Mazzo, abbiamo deciso di portare indietro nel tempo tutti. Ci siamo trovati un pomeriggio per organizzare tutto. Anche se un po' in ritardo vogliamo far conoscere questa antica tradizione, che i nostri nonni ricordano benissimo, ai bambini di oggi e magari, chissà, riproporla tutti gli anni per non essere più dimenticata.
Un grazie va ai nostri don Gianluca e don Simone subito disponibili ad aiutarci dandoci la disponibilità del nostro oratorio (appena dedicato a Maria Ausiliatrice) per offrire ai nostri bimbi, ragazzi, adulti, nonni una buona merenda fatta di pane e nutella".
Appuntamento quindi per domenica 15 dalle ore 14.00: "inizieremo il nostro rumoroso cammino passando per Tovo e Vervio, per poi tornare all'oratorio di Mazzo".
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