Nel novembre scorso, grazie alla segnalazione di un lettore, avevamo evidenziato il problema causato da alcune capre abbandonate che avevano danneggiato alcuni vigneti coltivati in località Madonna di Tirano.
"E' passato un altro inverno ormai, - racconta il cittadino tiranese che ci ha scritto nuovamente - tra poco spunteranno i primi germogli delle piante e delle viti , la natura riprende il suo corso. Sembrava che, come scritto nell'articolo del 4 novembre scorso, si sarebbe trovata una soluzione (magari non cruenta) alle capre abbandonate in quel di Madonna di Tirano, tra le contrade di Le Ciocche, Ronco, Nasen. Invece, è tutto come prima con la differenza che le capre si sono divise in alcuni gruppi, non più uno solo; probabilmente sono anche aumentate di numero.
Già - continua il lettore - sono andate a controllare se il vigneto di cui vi parlavo sta germogliando: dovranno pazientare ancora un po'. Certo che mi aspettavo un interessamento più efficace nel controllare i movimenti di questi animali; tra l'altro ribadisco che sono sprovvisti dell'apposita profilassi. Le autorità che sovraintendono a questo argomento - conclude - che pensano di fare?".
Interpellato sulla questione, il Comandante della Caserma di Tirano del Corpo Forestale Luigi Valerio ha assicurato di aver controllato una decina di volte, nei mesi scorsi, la zona interessata, "senza però trovare gli animali. Se avessimo personale a sufficienza - aggiunge Valerio - potremmo piantonare l'area, ma purtroppo non abbiamo le risorse necessarie. Sicuramente - conclude il Comandante - ci impegneremo anche nei prossimi giorni per cercare di rintracciare le capre e agire di conseguenza, ma non è semplice".
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