Registrata la bella notizia che il Tiranese On. Sottosegretario Benedetto Della Vedova ha dato del reperimento delle risorse per la tangenziale di Tirano, un bravo e un ringraziamento al Tiranese, ora però non è possibile fermarsi. Della Vedova, Crosio e Del Barba devono unirsi e ottenere che il Traforo del Mortirolo diventi una priorità.
Nei giorni scorsi abbiamo seguito il dibattito apertosi sulle ipotesi e priorità viabilistiche. Certo che avere tutto e subito sarebbe la soluzione ideale ma è chiaro che questa ipotesi fa parte del libro dei sogni.
Nel rispettare le idee e le considerazioni esposte da autorevoli esponenti dell’Alta Valle non è possibile però dimenticare il rischio di isolamento totale della Provincia di Sondrio in caso di interruzione della Strada Statale 36. Sarebbe una catastrofe che il sistema economico Valtellinese, che già paga la lontananza dai mercati, non potrebbe permettersi.
Viste alcune dichiarazioni corre anche l’obbligo di ricordare che gli automezzi pesanti non sono un’entità astratta, ma bensì si spostano al servizio di industrie e artigianato che sono una parte fondamentale in ogni sano sistema economico.
“Il traforo del Mortirolo - dichiara Oberti Paolo Presidente del Comitato - è l’unica opera realizzabile per assicurare alla Valtellina un collegamento alternativo a quello della S.S. 36. Ancora qualcuno parla di Traforo dello Stelvio e della Mesolcina che oltretutto coinvolgono regioni e nazioni diverse; bisogna essere realisti e pragmatici, per il Mortirolo gli interlocutori sono tre: Valtellina, Valcamonica, e Regione. La necessità di un collegamento alternativo alla S.S. 36 per le nostre valli e fondamentale.”
Il Governo potrebbe delegare la Regione Lombardia a promuovere prima lo studio e la progettazione e poi a coordinare la realizzazione dell'opera, anche prendendo spunto dal disegno di legge per il Traforo del Mortirolo presentato dai Senatori Crosio e Volpi.
Comitato Traforo Mortirolo Ora
Nessun commento:
Posta un commento