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sabato 21 marzo 2015

QUASI SERIE (10): LA FESTA DEL PAPA’

Apprendo dalla radio che oggi (ieri, Ndr) è S. Giuseppe, la festa del papà. E’ quindi la nostra festa, di noi genitori definiti volgarmente “maschi”. Sì, maschi per esseri nati con certe caratteristiche fisiche che decisamente divergono da quelle delle nostre dolci “metà”. E’ con queste “metà” che oggi desidero colloquiare, esprimere alcuni pensieri semiseri in questo 2015 da pochi mesi avviato. La Storia ci insegna che nel passato noi maschiacci comandavamo in modo quasi totale sulle donne.
Quel “comandavamo” in fondo poteva essere anche relativo. Per iniziare con due argomenti semiseri facciamo finta che la colpa del peccato originale sia da attribuire ad Adamo, pur sapendo che il suggerimento peccaminoso uscì dalle labbra della bella Eva. Fu Eva che suggerì ad Adamo “Cogli quella mela”. Adamo eseguì e fu il primo pirla della Storia. Addio Paradiso terrestre!
Nei millenni, devo ammetterlo, noi maschi abbiamo quasi sempre comandato. Ma anche su quanto accaduto in quei millenni ci sarebbe qualcosa da annotare. Un semplice esempio. La consorte, la sera, chiede al consorte qualche favore. Il marito, contrario alla proposta, risponde in modo negativo. La mattina seguente, dopo una notte carica di amore, il maschio cede a ciò che la femmina gli aveva chiesto la sera precedente. Anche in questo caso è la donna vincente. E potremmo continuare mettendo il dubbio sul vero potere di comando dell’uomo.
Ritorno alla serietà che richiede l’argomento odierno. Ritorno perciò ad affermare che nei millenni l’uomo ha comandato sulle donne. In alcuni Paesi, per me incivili, alla donna non danno alcun peso, la ritengono solo una fabbrica per figli. Si è giunti persino all’abiura, al rinnegare un impegno preso. Peggio ancora alla eliminazione fisica della neonata.
Quale il comportamento del maschio sulla femmina in questo anno di grazia 2015? Direi giusto, anche se le femministe vorrebbero tutto e subito loro. Se esiste un fiore che odio questo è la mimosa perché è il simbolo del femminismo. Le femministe per di più sono anche, spesso, maleducate. Moltissime donne hanno oggi raggiunto posti di comando. Nel lavoro, in generale, vengono occupate nei più svariati campi, forse si potrebbe ancora migliorare. Importantissimo il lavoro che la donna svolge nella nascita e crescita dei figli, nei mestieri casalinghi.
Siamo giunti così a coloro che danno la vera gioia della famiglia: i figli. Sono loro che oggi (ieri, Ndr), festa del papà, dovrebbero essersi ricordati di quel padre che lavora da mane a sera per la loro crescita, per la loro educazione. Noi padri, a nostra volta, dovremmo forse dedicare più tempo a loro, ma in questo campo il proseguire sarebbe difficile per tutti. Cerchiamo di fare il possibile anche per il motivo che questa Società che si avvia alla pazzia si dia una mossa. A cominciare dai nostri indegni uomini di governo.
Per chiudere questa semiseria chiacchierata mi sento di rivolgere un semplice augurio a noi stessi. Non dimentichiamoci, non allontaniamoci da un gioiello che solo volendosi bene potrà avere ancora una lunga vita: LA FAMIGLIA UNITA.
Giancarlo Bettini

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