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venerdì 27 marzo 2015

VINI DI VALTELLINA A VINITALY: 10.000 VISITATORI E 2000 BOTTIGLIE STAPPATE

Si è conclusa ieri l'edizione 2015 di Vinitaly, la fiera internazionale dedicata al vino che si è svolta a Verona. Le aspettative non sono state deluse così come i pronostici del presidente del Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, Mamete Prevostini, che alla vigilia dell'attesissimo evento si augurava, dopo anni di investimenti, di veder riconosciuta da parte degli esperti del settore così come da parte del grande pubblico l'indiscussa qualità dei vini della Valtellina.
"Dalla curisità siamo passati all'interesse - commenta Prevostini - un evidente segnale di quanto la qualità dei nostri vini abbia saputo conquistare anche i consumatori e i buyer più esigenti. Per i bilanci definitivi è sempre necessario attendere che passi un po' di tempo e che i contatti si trasformino in relazioni commerciali, sono comunque molto soddisfatto per questa edizione di Vinitaly".
Una politica di promozione e di valorizzazione, dunque, che ha pagato l'attività di questi anni, ma soprattutto una conferma al costante impegno da parte dei viticoltori di Valtellina, da tempo determinati a portare sul mercato vini che, come ha confermato Prevostini, "nulla hanno da invidiare ai più blasonati prodotti internazionali". 20 le cantine presenti con i loro migliori vini. Il Nebbiolo delle Alpi, quindi, ha lasciato il segno e non solo ha conquistato molti esperti di settore, ma anche un numero sempre più crescente di appassionati che hanno affollato nel corso dell'evento il banco degustazione dello stand del Consorzio Tutela Vini di Valtellina.
Gli estimatori hanno potuto cercare ed asseggiare le loro etichette preferite. Ognuna delle 20 cantine aveva messo a dispozione tre dei propri vini maggiormente rappresentantivi della loro produzione. Si stima che, in 4 giorni, siano state stappare oltre 2000 bottiglie e siano stati più di 10.000 i visitatori che hanno scelto lo stand del Consorzio Tutela Vini di Valtellina. Cifre indicative ma esemplificative del crescente interesse per un prodotto di nicchia, grande e nobile testimone di una Terra storicamente vocata alla viticoltura.
"Notevole l'interesse mostrato per tutti i vini - aggiunge Prevostini - dallo Sforzato, ai vari Valtellina Superiore D.o.c.g., al Rosso di Valtellina. Ciò che soddisfa ulteriormente - prosegue - è stato constatare quanto interesse vi sia per la Valtellina. Numerose le richieste di informazioni e dettagli sulla nostra Terra, le sue tradizioni e la sua storia, i suoi vigneti e la suggestiva visione creata dagli oltre 2500 chilometri di muretti a secco. Ottima, inoltre, la collaborazione con Stefano Masanti per il servizio di ristorazione. Un'originale proposta nei piatti, non solo quelli della cucina tipica tradizionale, da abbinare ai vini di Valtellina che - conclude Prevostini - ha contribuito ulteriormente a consolidare l'immagine di un territorio ricco non solo di eccellenze enogastronomiche ma anche di talenti, tanto in vigna quanto a tavola".
La Valtellina si presenta compatta a Vinitaly ma punta con lungimiranza anche ad Expo Milano 2015, annunciando il via di una campagna di comunicazione che sottolinea le peculiarità di un terrorio unico in termini di biodiversità, microclima e paesaggio, quest'ultimo plasmato nei secoli in ben 2.500 chilometri di terrazzamenti candidati ad essere iscritti fra i beni Unesco come patrimonio culturale dell'umanità. Il claim della campagna sarà: "Solo qui, in Valtellina", per sottolineare in maniera evidente l'unicità di una valle alpina dove sono nate tradizioni alimentari e culinarie che hanno dato origine a ricette, a prodotti ricchi di sapori e aromi che evocano la forza ancestrale della natura e della montagna.

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