L'archivio del portale di informazione e commercio INTORNO TIRANO (www.intornotirano.it)

Etichette

mercoledì 6 maggio 2015

INDAGINE SULLA TRASPARENZA: TIRANO AL TERZO POSTO

Occupiamoci dei comuni della nostra provincia e della loro trasparenza, caratteristica per la quale generalmente non brillano le nostre istituzioni, locali o di alto rango.
Lo strumento per affermare e consentire un po’ di trasparenza c’è: il decreto legislativo n. 33/2013, che all’art. 1 ne spiega gli scopi: «La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche».
Le istituzioni devono mettere in rete una serie di dati previsti da una griglia obbligatoria che costituisce il livello minimo di informazioni da mettere a disposizione dei cittadini che smetteranno così di rovistare a casaccio nel sito istituzionale per andare direttamente nella prima pagina (home page) alla rubrica “amministrazione trasparente”: lì dovranno trovare di tutto e di più, come alla Rai (si fa per dire).
Gli obblighi di trasparenza per le istituzioni prevedono un certa quantità di deprecabile burocrazia: programmi triennali per la trasparenza e l’integrità, che finisce per collocarsi all’interno del piano di prevenzione della corruzione e poi la programmazione strategica e operativa, il piano della performance, la relazione sulla performance, la nomina di responsabili anticorruzione e via demenzialmente proseguendo: v’è il fondato timore che questo svolazzare di carte, organismi e relazioni altisonanti diverranno un adempimento burocratico che lascerà il tempo che trova e anche la previsione di sanzioni per le inadempienze finirà nel calderone delle migliaia di norme che si moltiplicano per incanto, come i milioni di episodi di mancato rispetto delle stesse da parte della p.a.
Operazione ficcanaso
Pur tuttavia questo decreto offre armi micidiali al cittadino che può spulciare tra i dati obbligatori che sono veramente di grande interesse per conoscere l’istituzione (il comune, nel nostro caso) e la qualità della sua azione e, con l’accesso civico, può pretendere la pubblicazione delle informazioni omesse (vedere a lato la tabella con qualche esempio dei contenuti previsti), in quanto l’obbligo di pubblicare comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi. La richiesta di accesso civico non è sottoposta ad alcuna limitazione, non dev’essere motivata, è gratuita e va presentata al responsabile della trasparenza dell’ente.
Ognuno di noi con questo decreto ha gli strumenti necessari per fare lo 007 della pubblica amministrazione, con lo scopo di favorire la trasparenza e di conseguenza premere per minimizzare sprechi e costi inutili, scoraggiare favoritismi, speculazioni e corruzione, valorizzare la buona amministrazione, conoscere limiti e difficoltà delle istituzioni.
Indagine sulla trasparenza dei comuni della provincia di Sondrio (feb-mar 2015, campione di n. 32 comuni)
Comune
popolazione
n. contenuti
omessi
Sondrio
21.536
11
Morbegno
11.982
15
Tirano
9.070
18
Chiavenna
7.342
8
Livigno
6.014
29
Cosio Valtellino
5.427
25
Bormio
4.042
11
Valfurva
2.695
10
Traona
2.578
15
Chiesa in Valmalenco
2.547
56
Chiuro
2.529
16
Ponte in Valtellina
2.308
35
Piateda
2.288
13
Caspoggio
1.472
54
Colorina
1.444
21
Lanzada
1.367
51
Piantedo
1.363
38
Bianzone
1.279
32
Civo
1.107
15
Campodolcino
994
2
Postalesio
666
23
Castello dell'Acqua
635
30
Tovo di Sant'Agata
633
48
Fusine
598
55
Rogolo
570
28
San Giacomo Filippo
398
9
Tartano
188
39
Gerola Alta
183
10
Bema
121
5
Spriana
99
59
Menarola
47
58
Pedesina
33
13
Tra il dire e il fare
Il decreto legislativo prevede sanzioni per chi non pubblica, segnalazioni all’Autorità Nazionale Anticorruzione, procedimenti disciplinari per le omissioni.
Se, ad esempio, viene omessa la pubblicazione della situazione patrimoniale, le dichiarazioni dei redditi o le partecipazioni azionarie detenute dell’Assessore Tal dei Tali (solo per i comuni con popolazione superiore ai 15.000 ab.), o i compensi cui dà diritto la carica (per tutti i comuni), è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 € a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione.
Qualora venisse conferito un incarico dirigenziale, di collaborazione o di consulenza a qualsiasi titolo, per i quali è previsto un compenso a soggetti esterni alla amministrazione, la pubblicazione dei dati completi con l’indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato, è condizione per l'acquisizione dell'efficacia dell'atto e per la liquidazione dei relativi compensi. In difetto il dirigente che l'ha disposto, all'esito del procedimento disciplinare, subirà una sanzione pari alla somma corrisposta, oltre l’eventuale risarcimento del danno.
Una parte dei Comuni è ancora oggi inadempiente, ma sui relativi siti non si vede nemmeno l’ombra di sanzioni. Siamo, per ora, alle solite grida manzoniane, ma il diritto va fatto vivere e qui c’è spazio di iniziativa per tutti.
Indagine sui comuni della provincia di Sondrio
Il tentativo di un’indagine organica su tutti i siti dei comuni della provincia si è infranto nella constatazione che diverse decine di ore incollati al pc non sarebbero bastate e ci hanno indotto ad un più modesta ricerca, ma comunque rigorosa, su 32 comuni, scelti in modo rappresentativo delle diverse aree geografiche e per numero di residenti. Su 59 contenuti obbligatori, vi sono ben pochi comuni che pubblicano quasi tutto, la maggioranza è in regola solo per una parte, mentre di alcuni enti, scandalosamente, non troverete nemmeno le delibere del consiglio comunale e della giunta, o il codice IBAN per effettuare i pagamenti.
Al cittadino non far sapere
La tabella con i dati relativi ai comuni oggetto dell’indagine consente una prima indicativa valutazione sull’operato di amministratori e funzionari: i più virtuosi (quelli con i numeri più bassi nella colonna “contenuti omessi”) mostrano il massimo rispetto per gli amministrati; al contrario, quanti nascondono più che si può, lasciano trasparire un sostanziale disprezzo verso cittadini, operatori economici e dell’informazione, oltre che verso la legalità e le misure di contrasto alla corruzione e alla criminalità economica.
L’esame di questi siti privi di quasi tutti i contenuti obbligatori è rischioso e va affrontato con adeguata preparazione psicologica per non cedere ad un accesso di rabbia, ad un ictus, ad un attacco di panico o di diarrea, secondo le debolezze personali.
Il rilievo è stato eseguito in febbraio e marzo e le risultanze vanno comunque considerate indicative per diversi motivi: alcuni contenuti sono collegati a normative in definizione, altri valori indicati sono comunque frutto di una valutazione soggettiva, ad esempio, per i provvedimenti degli organi di indirizzo politico è stato considerato omesso il contenuto quando la pubblicazione delle sole delibere di giunta si è limitato agli ultimi mesi, a fronte dell’obbligo relativo agli ultimi 5 anni; ugualmente non sono stati considerati i dati pubblicati quando estraibili solo con procedure difficili e non immediatamente alla portata del comune cittadino.
Altro esempio fra i tanti: il contenuto “sanzioni per mancata comunicazione dei dati” è sempre stato considerato omesso quando non è stato inserito alcun dato, perché il cittadino non può sapere se lo spazio vuoto significa che l’ente non ha ricevuto sanzioni o invece se non sono state rese pubbliche le sanzioni inflitte all’ente.
Infine, le valutazioni hanno premiato lo sforzo di trasparenza, con un voto positivo anche quando i contenuti non rispettavano compiutamente la norma di legge.
Giuliano Ghilotti

Ecco cosa devi trovare nell’“amministrazione trasparente” del tuo comune 
(l’elenco completo si trova nell’Allegato 1 del d.lgs. 33/2013)
  • informazioni su amministratori, dirigenti, responsabili e incaricati amministrativi di vertice, collaboratori e consulenti, curricula, compensi e notizie circa eventuali incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla p.a. (pubblica amministrazione);
  • informazioni sulla giunta e il consiglio comunale, con situazione patrimoniale (solo comuni sup. 15.000 ab.), curriculum, compensi, importi dei viaggi di servizio e missioni pagati con soldi pubblici, cariche, incarichi e compensi in altri enti o strutture pubbliche o private (per tutti);
  • sull’articolazione degli uffici, relative competenze, dirigenti e responsabili, numeri di telefono, indirizzi di posta elettronica;
  • informazioni sulla dotazione organica e sul costo del personale “fisso” e a “tempo determinato” delle p.a., nonché sui tassi di assenza;
  • bandi di concorso e personale assunto negli ultimi 3 anni;
    l’ammontare dei premi al personale dirigenziale e non;
    i contratti nazionali ed integrativi;
  • l’elenco degli enti pubblici istituiti, vigilati e finanziati dall’amministrazione, delle società di cui l’amministrazione detiene quote di partecipazione, degli enti di diritto privato controllate, e la rappresentazione grafica che evidenzi i rapporti tra amministrazione e questi enti, nonché gli oneri gravanti sul bilancio dell’amministrazione a qualsiasi titolo, il numero dei rappresentanti negli enti, e relativi compensi, i bilanci degli enti;
  • delibere di giunta e consiglio comunale, determine, autorizzazioni e concessioni, modalità e scelte di affidamento di lavori, forniture e servizi, concorsi e prove selettive per assunzioni e progressioni di carriera, accordi stipulati con soggetti privati o altre amministrazioni
  • concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanziari superiori a 1.000 € e criteri per la loro determinazione;
  • bilanci preventivi e consuntivi;
  • l’elenco degli immobili posseduti e dei canoni versati e percepiti;
  • l’“indicatore annuale di tempestività dei pagamenti” della amministrazione pubblica;
  • i dati sulle procedure per l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture;
  • informazioni sulla programmazione, realizzazione e valutazione delle opere pubbliche;
    gli atti di governo del territorio, piani territoriali, paesistici, strumenti urbanistici ecc.

Il servizio è comparso anche sull'edizione aprile 2015 del Gazetin

Nessun commento:

Posta un commento