Tutto è iniziato il 25 luglio quando due ex partigiani, Giuseppe Rinaldi e Giuseppe Cecini (87 anni il primo e 83 il secondo), hanno scritto "VERGOGNA" sotto la frase di Benito Mussolini ("Bisogna essere forti nel coraggio, mai voltarsi indietro quando una decisione si è presa, ma andare sempre avanti") restaurata dall'ex sindaco di Grosio Italo Strambini. Gli ex partigiani sono ora indagati dalla Procura per "imbrattamento", articolo 639 del codice penale.
Successivamente, la scritta "VERGOGNA" è stata coperta da una macchia di vernice nera e, in seguito, una macchia rossa ha ulteriormente danneggiato il modesto restauro. In mezzo a questi episodi una striscia di polemiche, l'interessamento di giornali e televisioni (prima la tv svizzera e poi la trasmissione di Italia1 "Le iene") e l'invito del prete alla conciliazione.
Ora, in seguito al Consiglio Comunale, una decisione è stata presa dall'amministrazione. "Abbiamo deciso di cancellare tutte le scritte": così ha dichiarato a fine seduta Giacomino Sassella, capogruppo di maggioranza. Alle sue dichiarazioni si è però opposto l'ex sindaco di Grosio Italo Strambini che ha chiesto una più ampia discussione in merito al destino della scritta che proprio lui ha voluto ripristinare la scorsa legislatura.
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