17 gennaio 2011 - Ogni anno finiscono nei cassonetti 17.785.585 tonnellate di alimenti scaduti, che equivalgono al tre per cento del Pil italiano (Pil = prodotto interno lordo) e potrebbero sfamare 44 milioni di italiani (dati contenuti nel volume: “ Libro nero dello spreco alimentare in Italia, rapporto Last Minute Market) e mai contestato da nessun organo di stampa, da Enti o dal Governo Italiano. Quindi una verità. (Di Attilio Scotti)
La lotta a questo spreco è quasi impossibile. Impossibile cambiare rotta istruendo i consumatori ad acquistare solamente ciò che realmente si consumerà,perchè soverchiati e storditi, tutti i giorni, da una pletora di messaggi(spot, tv, giornali, Internet, reclame su telefonini, cartelli, cartelloni, e adesso anche nelle stazioni ferroviarie dove non si riesce più a capire o visionare gli orari della partenza dei treni tanti sono gli schermi pubblicitari che proiettano filmati sonori giorno e notte ecc.* ), messaggi tutti volti a incoraggiare scelte, acquisti e che, dal punto di vista della saggezza, della salute e dello spreco pongono serie problematiche.
Allora? Anch’io sono attratto dalle speciali offerte o promozioni ( prendi quattro e paga due, o paghi uno e prendi tre ecc….), ma preferisco acquistare, anche se costa qualche decina di centesimi in più, una sola confezione e non rischio di farla scadere in frigorifero. E certamente risparmio e faccio una lotta alla spreco.
Attilio Scotti
(*) nota: io pago regolarmente il biglietto ferroviario per un trasporto (pur mediocre che sia) : ma perche nelle stazioni devo essere stordito da centinaia di pubblicità visive e sonore?
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