Dopo i "trionfi mediatici" (così definiti da Costanzo) della Lega per una vittoria definita storica arriva una brutta battuta d’arresto. Il Consiglio dei Ministri ha censurato ieri la norma regionale di recente approvazione sulle concessioni idroelettriche poiché disciplina il sistema degli impianti idroelettrici in modo difforme dalla normativa nazionale e comunitaria.
Il Pd nel votare la legge aveva fatto presente che c’era questo problema, ma la maggioranza Lega e Pdl non ha voluto ascoltare. Il Consigliere del PD Angelo Costanzo esprime “Forte preoccupazione visto che l’impugnativa da parte del Governo mette a rischio un risultato importante per il territorio”. “Il tempo è sempre galantuomo” - afferma Costanzo - “quando avevamo fatto presente questo rischio c’era chi, come il Presidente della Provincia, lo negava e il suo partito strumentalizzava le mie legittime preoccupazioni”.
Nell’intervento in aula il 20 dicembre così si era espresso Costanzo: “Credo che anche l’Assessore sia consapevole di essere sulla sottile linea di confine di competenze, anzi forse le abbiamo già invase, le competenze, dentro quell’articolato e quella norma”. Se si fossero ascoltate le preoccupazioni del Pd, afferma il partito di sinistra, oggi non ci troveremmo di fronte a questa situazione. L’intervento da parte del Governo era inevitabile e non ha nulla a che fare con problemi politici, ma con il rispetto delle leggi.
Sempre Costanzo: “Ora non vorrei che si aprisse il rimpallo di responsabilità da parte della Lega, sempre pronta ad effetti annuncio di risultati storici, per poi alle prime difficoltà scaricare sugli alleati del Pdl l’intervento del Governo. Oppure che si scaricasse sui burocrati e sul Governo la responsabilità di una norma mal scritta. Una brutta situazione frutto di una legge concepita per poter sbandierare un risultato politico della Lega e poco attenta al rispetto delle competenze istituzionali. Chiude Costanzo: “L’auspicio è che Regione Lombardia possa chiarire in breve tempo al Governo, ed eventualmente provvedere ad una modifica della norma che salvaguardi l’obiettivo che il territorio aspetta da anni. Spero che il Presidente della Provincia convochi urgentemente il Comitato istituzionale acque per fare chiarezza sull’accaduto”.
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