Giovanni Visconti Venosta nel 1856 scrisse a Tirano “La partenza del Crociato”, ballata dalla quale nasce il famoso Prode Anselmo; quindi, si può dire che la figura poetica del Prode sia nata in Tirano. In genere, dove cresce un arbusto intorno crescono teneri germogli. Ecco dunque spiegato, a mio parere, la nascita della rappresentazione de “Il Prode Anselmo“ nella regia ingegnosa e brillante di Davide Benedetti, nella deliziosa coreografia di Simonetta Del Nero e nella gioiosità e la brillantezza teatrale di tutto il gruppo folcloristico della Città di Tirano
Giovedì sera 3 marzo, al cinema teatro Mignon, il prode Anselmo in seconda rappresentazione è ritornato tra noi. Ecco la storia: “Siamo a Tirano nell’autunno del 1856; impegnato con le sudate carte, il Venosta riceve la visita di Carlotta con il giovane figlio studente .
Il ragazzo deve portare a termine un compito di italiano, un tema in versi sulla partenza di un crociato in Palestina. Carlotta preoccupata, spiega al Venosta che suo figlio non è andato oltre la prima strofa. E che “Lüü che ‘l gà ‘l cör ‘n màa, ‘l puderés mìga dàch ‘na màa per ‘l puéma sui crusàa?”.
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Il giovane letterato accetta di buon grado la richiesta e, congedata Carlotta e figlio, si mette all’opera. “Passa un giorno, passa l’altro mai non torna il nostro Anselmo”… Ma complice la stanchezza e la taneda, Morfeo accoglie il Venosta a braccia aperte.
I protagonisti della ballata prendono vita e, con le loro gesta costruiscono il Poema dentro il sogno del Venosta. Un poema onirico che diventa reale tranquillizzando madre e figlio e divertendo gli spettatori.”
Un grazie di cuore al Gruppo Folcloristico della Città di Tirano e all’indimenticabile Pasquale Cedro.
Ezio Maifrè
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