Così come previsto nel recente Accordo Quadro tra la Regione Lombardia e le parti sociali e come più volte sollecitato dalla Regione, infatti, deve essere il territorio (tessuto delle imprese e attori del mercato del lavoro) a segnalare, indirizzare e richiedere quale tipo di formazione sia necessario per l’inserimento nel mercato del lavoro.
In tal senso, l’Amministrazione Provinciale, supportata da Italia Lavoro, e in condivisione con le associazioni di categoria si sta attivando perchè emergano dalla propria realtà i prossimi indirizzi formativi da seguire.
Italia Lavoro provvederà a contattare aziende campione di Valtellina e Val Chiavenna, chiamate a individuare ed evidenziare i punti di crisi e di forza del momento storico e soprattutto a segnalare le carenze e le esigenze reali delle imprese.
Grazie a questa significativa rilevazione, sarà possibile orientare e accompagnare le persone in cerca di lavoro, ma anche riqualificare in modo mirato i lavoratori che stanno subendo gli effetti della crisi economico-finanziaria.
Potranno così essere costituiti dei percorsi formativi idonei e molto specifici, ideati in base alle reali esigenze locali e di immediata spendibilità.
La finalità è dunque quella di qualificare/riqualificare gli utenti formando delle figure professionali con competenze mirate a soddisfare le esigenze del territoriodando, quindi, a chi cerca un lavoro una possibilità reale.
“Condivido appieno la nuova impostazione regionale circa la formazione – commenta il Presidente della Provincia Massimo Sertori – in particolare l’aspetto che vede il territorio in prima fila rispetto al processo di individuazione delle effettive necessità. Dando voce al territorio - prosegue Sertori - le risorse vengono massimizzate traducendosi in azioni mirate ed efficaci”.
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