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mercoledì 27 aprile 2011

VIAGGIO SOLIDALE IN BRASILE: "IL MOVIMENTO SEM TERRA"

[SESTO GIORNO] In autobus (il solito autobus dai sedili duri) andiamo a visitare un insediamento di contadini del movimento “Sem terra” nei dintorni di San Paolo... (Di Maria Luisa Valente)

Ascoltiamo suor Alberta che ci accompagna e ci racconta le vicissitudini di questi contadini che, costituitosi in movimento, si sono alleati in cooperative per poter costruire insediamenti comunitari dotati di servizi autonomi (scuole, asili, panetterie…) e di un anfiteatro come luogo di incontro dei gruppi-famiglie. La cooperativa “Misurazione del mattone“ avrà un sovvenzionamento governativo. Forse, per molte famiglie le favelas saranno un brutto ricordo.

In modo discreto entriamo in un insediamento tra le favelas. Il cuore ha un tuffo: tra travi di legno leggero come pareti e lamiera per tetto gli abitanti delle “baracche” si muovono tra pavimenti di terra battuta. I bambini piccoli sono raccolti in un locale con pochissimi giochi. Mi immagino cosa può succedere durante la stagione delle piogge!!!

Affrontiamo una strada, tra la fitta vegetazione, e arriviamo a trovare la signora dei "semi". Incredibile! In una parete , all’interno della casupola , sono incastrate tantissime bottiglie di plastica colorata, contenenti semi di ogni specie, grossezza, colore. Cerca di preservare ogni tipo di pianta che cresce nella foresta. Mi regala il chicco di caffè che coltiva, raccoglie e tosta da sola. Ci accompagna, ormai all’imbrunire, da Paco il peruviano. Tra i suoi pochi e disordinati arredi, prende la chitarra e canta la canzone scritta e composta in quel luogo fuori dal mondo. Ha le lacrime agli occhi quando le parole raccontano delle sue fughe, della sua prigionia, della lontananza dalla terra d’origine, per un insediamento dignitoso nella terra Brasiliana. La bandiera dei Sem terra, rossa, sullo sfondo è appesa. Silenziosi e ricchi di queste esperienze che la giornata ci ha regalato
torniamo a San Paolo
quando il buio pennella il sentiero e le ombre delle palme tracciano segni scuri sotto i rari e fiochi lampioni prima della strada asfaltata.

A cura di Ezio Maifrè

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