Il tema del progetto è la connettività ecologica provinciale, ovvero la tutela dei collegamenti esistenti tra aree protette, aree verdi, zone agricole e altri siti di pregio, che permettono la libera circolazione delle specie e garantiscono la permeabilità del territorio, minimizzando l’effetto delle barriere, così da ridurre l’isolamento delle aree e i conseguenti problemi per gli habitat e per le
popolazioni animali e vegetali.
La Provincia di Sondrio è caratterizzata da una ricchissima biodiversità e da una grande differenziazione ambientale. Il territorio più spiccatamente montano, sebbene localmente si osservino problemi gestionali e minacce per la biodiversità, non presenta pesanti limitazioni alla libera circolazione della fauna. Al contrario la conformazione del fondovalle valtellinese e valchiavennasco presenta non poche barriere per la presenza di infrastrutture ed edificazioni.
Per la fauna gli spostamenti tra versante orobico e retico, nonché tra i versanti occidentali e orientali della Valchiavenna si prospettano sempre più complessi, con possibili pesanti ripercussioni genetiche sulle popolazioni. Accanto a ciò vi è poi una perdita di porzioni di paesaggio tradizionale e di agricoltura.
Lo scopo del progetto, che si articola su tre anni, consiste nella realizzazione di uno studio di fattibilità per la creazione della Rete Ecologica Provinciale, quale completamento e approfondimento della Rete Ecologica Regionale recentemente approvata da Regione Lombardia, attraverso una metodologia che prevede il coinvolgimento di diversi attori territoriali: Enti, cittadini, associazioni, categorie economiche, comunità scientifica.
Una particolare attenzione sarà data alle connessioni necessarie nel fondovalle, maggiormente compromesso a causa dell’urbanizzazione e ricco di barriere naturali e artificiali. All’interno della Rete saranno individuati tre ambiti specifici, nei quali strutturare una progettazione di dettaglio di alcuni interventi.
La seconda annualità sarà dedicata alla realizzazione di alcuni primi interventi pratici di “deframmentazione” del territorio, dedicati in particolare ai grandi mammiferi, agli anfibi e agli uccelli.
La progettazione della rete, la localizzazione degli interventi più urgenti e le priorità saranno decise dal team di progetto anche raccogliendo e razionalizzando tutti i suggerimenti che gli attori territoriali vorranno apportare durante i momenti di partecipazione previsti.
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