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venerdì 20 gennaio 2012

VANGELO VIA MAIL: "PER NON PERDERE LA ROTTA... "

20 gennaio 2012 - “Per non perdere la rotta…” - Marco 1,14-20 - Terza Domenica del Tempo Ordinario... (Di don Roberto Seregni)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

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Quel relitto incagliato davanti all’Isola del Giglio ha colpito tutti noi.
Mentre leggevo e meditavo questo brano di Marco non riuscivo a scucirmi dagl’occhi l’immagine di quel gigante trafitto e ribaltato.
E’ facile perdere la rotta. Commettere un errore. Smarrire i punti di riferimento.
La mia vita verso chi sta navigando?
Quali sono i punti di riferimento che guidano le mie rotte?
Ho ben chiaro quali sono i tracciati da evitare?

Il Rabbì, come sempre, ha una parola carica di forza e di urgenza: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».

Non rimandare, non cercare scuse, non nasconderti dietro un dito. Questo è il momento. Non lasciarti sfuggire la vita: “Il tempo è compiuto!”
Dio è qui, ora, accanto a te.
Prova a girare lo sguardo, incrocerai i suoi occhi.
Prova ad afferrare quella mano tesa, sentirai la sua forza e la sua dolcezza.
Prova ad aprire il cuore alla Sua Parola, inizierai a vivere da vivo.

Dio è qui, ora, accanto a te.
Nei panni da stirare, nelle verifiche da correggere, nei motori dell’officina da rimettere in sesto, nei corridoi dell’ospedale, nel sorriso imbrattato di cioccolata della tua nipotina, nel telefono che squilla…

“Venite dietro a me”, dice Gesù. Il Rabbì non annuncia un sistema religioso, non fornisce una nuova regola di vita e soprattutto non propone un ricettario di consigli morali. Gesù annuncia una presenza che traccia una rotta, un amicizia che riempie la vita, una relazione su cui investire tutte le energie.

Verremo dietro a te, Signore.
Non ci lasceremo scoraggiare,
abbandoneremo le reti che ci imbrigliano
e prenderemo il largo.
Con Te nulla sarà impossibile…


Buona settimana
don Roberto

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