25 febbraio 2012 - Il Gruppo Misto del Comune di Tirano sostiene la raccolta firme per salvare la Provincia, ma ritiene sia necessario un riassetto del territorio.
L'iter legislativo in corso per la riforma delle Province sta procedendo velocemente. Per quanto riguarda la provincia di Sondrio, considerando la sua particolarità territoriale, penalizzata dalla lontananza geografica e da croniche carenze infrastrutturali, la previsione dello svuotamento di competenze e di rappresentatività rappresenta un ulteriore handicap.
La raccolta di firme in difesa dell’Ente in quanto tale, promossa recentemente dal Consiglio provinciale, rischia tuttavia di non essere compresa, o meglio “compartecipata”, dalla maggioranza dei cittadini.
Come ci siamo già espressi nell’ intervento durante il Consiglio Comunale del 30-12-2011, partendo dalla constatazione che, oltre all'ente Provincia, sul territorio vi sono 78 Comuni, 5 Comunità Montane, due Enti per la sanità: una Asl, una Azienda Ospedaliera , il Bim per la gestione e ripartizione della remunerazione sullo sfruttamento delle acque, deve risultare chiaro a tutti che oggi non è oggettivamente sostenibile l’idea di una frammentazione di questo tipo per governare un territorio con meno di 185.000 abitanti.
Tale frammentazione, quindi, costituisce una complicazione politica e amministrativa che determina ingenti costi gestionali relativi al funzionamento dei vari enti e, soprattutto, si evidenziano interventi che non sono coordinati fra loro, un impiego di ingenti risorse con scarsa ricaduta sul territorio in termini di rapporto-costo/beneficio.
La difesa della Provincia non può essere fatta solo chiedendo il sostegno della popolazione, ma con l'impegno di amministratori e “politici” che non possono limitarsi a promuovere la semplice raccolta del consenso: è necessario ed urgente che si riformi l'assetto di governo del territorio, concretizzando una proposta seria, condivisa e sostenibile .
Invitiamo pertanto il nostro Sindaco a rappresentare queste istanze nelle sedi istituzionali, a partire dalla proposta di revisione delle competenze delle Comunità Montane, a valutare se c'è la possibilità e l'opportunità di sciogliere il Bim e a trasferirne le competenze e le risorse alla Provincia, affinché diventi un reale punto di riferimento autorevole e funzionale per il territorio, e a promuovere l’unione di Comuni per aree territoriali omogenee in grado di garantire la programmazione e la qualità dei servizi ai cittadini.
E' un percorso difficile, lo riconosciamo, le competenze interessate sono diverse così come gli enti interessati, ma il vero ostacolo è dato dalla rinuncia alle cariche, alle varie “ poltrone, divani e poltroncine”, consolidate negli anni e sempre più distanti dai cittadini.
E' necessario ora un impegno trasversale di tutte le forze politiche e di tutte le istituzioni locali, dal momento che ormai non è più possibile il mantenimento dello status quo.
Il gruppo consigliare Misto del Comune di Tirano (Marchesi, Pola, Trisolini)
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