5 marzo 2012 - Il Presidente della Provincia Massimo Sertori: "Mi auguro, così come dimostrato in più occasioni, che i sindaci di Valtellina e Valchiavenna continuino a far prevalere il loro senso di responsabilità per il perseguimento di un obiettivo comune e raggiungibile... ".
“Mi auguro, così come dimostrato in più occasioni, che i sindaci di Valtellina e Valchiavenna continuino a far prevalere il loro senso di responsabilità per il perseguimento di un obiettivo comune e raggiungibile, ovvero, così come concordato in occasione del primo Tavolo Territoriale per la Sanità del 31 maggio 2011, di sviluppare i 4 presidi ospedalieri nell’ambito di un progetto di rete efficace e di qualità che eviti sovrapposizioni di specialità, per quanto possibile, fatti salvi i servizi d’urgenza.
Pur in un territorio interamente montano, antieconomico dal punto di vista delle attività, dunque, abbiamo deciso, tutti insieme, di porre al centro il cittadino e i suoi bisogni prediligendo specialità, magari non sempre sotto casa, ma di livello. Una soluzione questa, al di là delle attuali criticità delle strutture, criticità per altro in fase di soluzione grazie agli interventi in corso, per rendere la nostra sanità sempre più qualificata e dunque capace di attrarre professionisti competenti e capaci, risolvendo così anche il problema della carenza di risorse umane specifiche.
Preferisco mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo – aggiunge Sertori – e non voglio pensare che i recenti episodi, oltre ad evidenziare alcune legittime preoccupazioni, siano magari stati influenzati anche da logiche di partito. Ho sempre avuto e mantenuto un approccio istituzionale rispetto alla questione e continuerò a farlo.
Ho delle perplessità, invece, rispetto al metodo utilizzato in occasione dell’ultimo Tavolo in quanto, nei giorni precedenti, non sono giunte ne a me né all’Assessore Pradella, né mi risulta al Presidente della Conferenza dei Sindaci Alcide Molteni, segnalazioni da parte degli amministratori della Bassa Valle. Non so quanto possa giovare al raggiungimento degli obiettivi, per altro condivisi, l’aver dato spazio ad azioni dimostrative e al risalto mediatico delle stesse.
Dobbiamo considerare innanzitutto alcuni fattori molto importanti: la disponibilità del Direttore Generale Luigi Gianola e della Regione, disponibilità non così evidente per esempio in tempi passati, la gravità della situazione ereditata con 4 ospedali, tutti interessati da consistenti lavori di ristrutturazione, la problematicità della gestione di un’azienda, la più grande della provincia che conta oltre 3.000 dipendenti, non ultimi gli obiettivi dettati dalla Regione Lombardia con la quale, grazie anche a questo Tavolo, lavoriamo all’insegna della collaborazione e dell’ascolto reciproco.
Questo lungo e difficile cammino si sta compiendo all’insegna del confronto, una novità, come ben sapranno i sindaci, rispetto al passato. Sottolineo altresì che, ad oggi, proprio grazie al dialogo abbiamo già colto buoni frutti: basti pensare alla questione del 118, risolta anche grazie alla mediazione e all’impegno dell’Assessore provinciale Giuliano Pradella, così come alla complessa vicenda relativa ai lavori resisi necessari d’urgenza all’ospedale di Morbegno, lavori per i quali sono state reperite anche le risorse, non ultimo il costante interesse che, ribadisco, non verrà mai meno, rispetto alle sorti del Morelli di Sondalo.
Anche in quest’ultimo caso, comprendo le preoccupazioni del sindaco di Sondalo, poco però i modi. C’è stato un passato all’insegna della mancanza di concertazione in merito alla sanità, ora, invece, abbiamo la possibilità di costruire tutti insieme, dialogando in un clima di totale trasparenza e chiarezza. Non mi pare poco!”.
Massimo Sertori – Presidente Della Provincia di Sondrio
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