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mercoledì 27 giugno 2012

CASO RIELLO: "STOP A DELOCALIZZAZIONI, SI' A SOCIALIZZAZIONE"

26 giugno 2012 - La Destra Sondrio: "Arginare tragici risvolti per l'intero indotto e l'occupazione in valle".

La Riello Spa è un'azienda leader in Europa nel campo dei bruciatori. Nata nel 1922 ha come sede principale Legnago in provincia di Verona e negli anni è cresciuta fino a diventare leader di mercato nel suo settore. Dopo la chiusura dello stabilimento di Lecco, sembra oramai toccare a quello di Morbegno. Son infatti 178 gli operai da subito in cassa integrazione, preludio purtroppo del licenziamento.

LA DOMANDA
Come partito, La Destra, non si sente di scaricare, né vuole farlo, l'intera responsabilità sulla gestione aziendale e sui suoi dirigenti. Ma quel che sta per accadere ha del terribile. In un territorio difficile come il nostro,178 licenziamenti sono un dramma enorme che va scongiurato con tutte le forze. Ai 178 licenziati della Riello, saranno migliaia quelli che seguiranno riguardanti tutto l'indotto nella Valle.
Vorrei chiedere ai vertici della Riello se vale più un po' di profitto in più,o il destino economico e sociale di 178 lavoratori e quindi famiglie. In un momento di crisi drammatica come questa, aggravata pesantemente dalle politiche inique e scellerate del governo Monti, servirebbe più prudenza e solidarietà da parte delle aziende che devono saper arginare (nonostante le mille difficoltà, nessuno le nega) il crollo dell'occupazione.
Ed è sicuramente quello che stan facendo molto imprenditori, che non preferiscono licenziare, ma scelgono di ridurre i propri profitti pur di salvaguardare l'occupazione. Perchè molte volte un'azienda è una grande famiglia. Perchè il lavoro non è solo guadagno ma anche dignità.

IN ITALIA
La situazione dell'Italia è però drammatica e vanno inquadrate alcune responsabilità: se si han ricevuto incentivi e sussidi e' poi arrogante dimenticarsene e delocalizzare. E' una storia che abbiam gia' visto con la Fiat che si è pappata miliardi dallo Stato salvo poi fregarsene di migliaia di lavoratori. La crisi dal 2007 ad oggi ha visto crollare del 25 % la produzione industriale e il rischio vero è che interi settori non riescano a riassorbire la forza lavoro persa. Il settore edilizio è in picchiata anche nella nostra valle e va rilanciato con un serie di incentivi su ristrutturazioni dei centri storici e non, e su mutui erogati delle banche a tassi sostenibili e non usurai. Rilanciando l'edilizia, il beneficio per l'intero tessuto economico sarebbe notevole.Inoltre lo Stato deve intervenire per impedire che laddove vi è occupazione,ci si sbarazzi facilmente di essa,tramite facili delocalizzazioni. Lo Stato deve altresi' abbattere pesantemente la tassazione su imprese e lavoro,andando a prendere i soldi in Svizzera dove sono stati esportati illegalmente.

L'ECONOMIA
Per noi de La Destra va affermato il concetto di profitto sociale,ovvero del profitto dell'intera societa' e non solo di pochi. Va vista la comunità come unità di destino, la solidarietà come cemento della comunità nazionale.E' dunque doveroso procedere celermente per arrivare al piu' presto a modelli di partecipazione dei lavoratori non solo agli utili ma anche alla gestione delle imprese. Sarebbe la rivoluzione che rimetterebbe in moto l'economia nazionale, conciliando finalmente capitale e lavoro e rendendo finalmente il lavoratore protagonista. Va quindi chiusa immediatamente questa triste stagione che ha visto privatizzare gli utili e socializzare le perdite.

VICINANZA
Ai lavoratori della Riello va la nostra piu' sentita vicinanza e solidarieta'.Ci rendiamo disponibili a partecipare a qualsiasi forma di protesta e di iniziativa per salvaguardare il lavoro per un benessere piu' diffuso per tutti,nella difesa del lavoro come fattore essenziale per la dignità della persona lontano da logiche schiaviste.

Segreteria provinciale de La Destra Sondrio

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